ESCLUSIVO Pelliccioni: “Caro Cesena, magari ci ritroviamo in finale…”

L’ex diesse bianconero è più – ehm ehm – rock che mai: “Reggiana e Padova le favorite per la B, ma occhio anche al mio Catanzaro. Se non mi avessero cacciato da Cesena avrei preso Vivarini…”
27.04.2022 16:05 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
ESCLUSIVO Pelliccioni: “Caro Cesena, magari ci ritroviamo in finale…”

Ha sette vite come i gatti, l’inossidabile Alfio Pelliccioni. Forse otto. Diciamo anche nove. Dieci e la chiudiamo qui. E pensare che a Cesena, giusto due annetti fa, Patrignani aveva liquidato l’Uomo sceso dal Titano con un - ehm ehm - signorile ‘Volevamo un diesse più fresco, più  giovane, più rock…’. Ecco, per l’appunto. A 66 anni suonati, Pelliccioni, ha ancora l’elmetto in testa. Ed è già sui blocchi di partenza in vista dello start dei play-off di Serie C. Play-off in cui il suo ambizioso Catanzaro (arrivato 2° nella regular season dietro agli alieni del Bari) cercherà di fare la voce grossa. Grossissima.

Pelliccioni, quella Porcata all’Italiana ‘chiamata’ play-off di serie C a breve emetterà il suo primo vagito.
“Ventotto squadre sono davvero tante, troppe. Sta per scattare una vera e propria lotteria in cui potrà accadere tutto e il contrario di tutto. Quello che è successo sino ad oggi è da resettare completamente. Ora riparte un campionato nuovo di zecca. Ne vedremo delle belle….”

La Reggiana è la vera grande favorita?
“La Reggiana ha tutto per strappare l’ultimo pass per la B: qualità, esperienza, organizzazione di gioco, rosa lunga, un buon allenatore. Però, secondo me, il Padova non ha nulla in meno della Regia. I biancoscudati, da quando c’è stato il ribaltone in panca (Oddo per Pavanel, ndr), hanno cambiato letteralmente pelle. Perdendo la volata finale con il Südtirol di un nulla…”

Reggiana e Padova in prima fila. E poi, in un’ipotetica griglia di partenza, chi mettiamo?
“Tre squadre del girone C: il Palermo, l’Avellino e il Catanzaro. Ecco, il mio Catanzaro. Noi siamo davvero carichi. Nella stagione regolare non siamo riusciti ad arginare lo strapotere della corazzata Bari, ma adesso non vediamo l’ora di rimetterci a caccia della promozione. Vogliamo arrivare in fondo…”

Vivarini, in Terra di Calabria, sta facendo un ottimo lavoro.
“Vivarini (che lo scorso dicembre ha sostituito l’esonerato Calabro, ndr) mi è sempre piaciuto. Più volte, in passato, avevo sperato di poter lavorare con lui. Vi faccio una rivelazione: se due anni fa il Cesena mi avesse confermato la fiducia, una chiamata a Vincenzo per chiedergli la disponibilità di venire in Romagna l’avrei sicuramente fatta…”

Quella separazione con il Cavalluccio resta una ferita aperta, giusto?
“Quella ferita non soltanto è ancora aperta, ma non si rimarginerà più. Perché io, del Cesena, non ero solo un ‘semplice’ diesse. Ma un tifoso. Ci sono rimasto male, quando mi hanno scaricato. Quando hanno detto che non ero abbastanza…rock. Non me lo meritavo. Non per niente, da allora, dei Vertici Bianconeri non ho più sentito nessuno…”

Torniamo al presente. Che ci dice del Cesena di Viali?
“Dico che, assieme a Pescara, Virtus Entella e Feralpi Salò, il Cesena potrebbe essere la mina vagante di questi play-off. Viali, riuscendo ad arrivare terzo dietro al tandem Modena-Reggiana, ha fatto un lavoro straordinario. Ora la ragione dice che per i bianconeri, la strada che porta alla Serie B, è più che mai in salita. Però mai dire mai…”

Chissà, magari in finale andrà in scena un bel Catanzaro-Cesena…
“Caro Bertozzi, dove devo firmare per avere questo epilogo? Con una finale così cadrei comunque in piedi (risata, ndr). A parte gli scherzi: io resto un romantico, ma in questi play-off non potrò guardare in faccia a nessuno. Neppure al mio amato Cesena. Farei carte false pur di portare il mio Catanzaro in Serie B. Sono anche a caccia della mia decima promozione in carriera…”

In caso di un incontro ravvicinato col Cesena, cosa o chi le farebbe paura del Cavalluccio?
“È chiaro che là davanti, il Cesena, è messo bene. Pierini è un giocatore fortissimo, uno che può risolverti la partita con una singola giocata in qualsiasi momento. Del Cesena mi piace poi tanto Bortolussi. Sì lo so, non segna da una vita. Ma i digiuni sono fatti per essere interrotti. E spesso, quando un attaccante torna al gol dopo un lungo ramadan, poi non si ferma più…”


PS: Aposto (rigorosamente tutto attaccato)