ESCLUSIVO | Laribi: “Tornare a Cesena? Sarebbe un sogno…”
Karim Laribi (di nuovo) a Cesena? Lo scopriremo – come cantava l’immortale Lucio Battisti – solo vivendo. Forse già a stretto di giro di posta. Nel frattempo però, cuccatevi questa succosa intervista in esclusiva a 360 gradi fatta al 31enne centrocampista italo-tunisino.
Laribi, la ‘bomba’ di gossip pallonaro ormai è stata sganciata: lei presto potrebbe tornare a Cesena.
“Bertozzi, non sai quanta gente di Cesena mi ha scritto dopo ‘quel’ pezzo apparso su TuttoCesena…”
Quindi? Torna o non torna?
“Chiedetelo al mio procuratore (risatina, ndr). A parte gli scherzi: io al momento non so nulla. E il mio procuratore ama chiamarmi soltanto quando le trattative entrano nel vivo... ”
Intanto lei che fa?
“Mi alleno sul campo. Duramente. Come ho sempre fatto negli ultimi mesi”.
Lei, l’ultima sua apparizione ufficiale, l’ha fatta lo scorso 5 maggio: Cosenza-Cittadella 1-0...
“Sì, sette mesi fa. So già dove vuoi andare a parare... ”
A 31 anni, un lungo periodo passato in naftalina, può essere fatale. O quasi.
“Chi capisce di calcio sa bene che a 31 anni un centrocampista non è vecchio. E poi vuoi sapere una cosa?”
Mi dica.
“Io, la scorsa estate, ho fatto tutto il ritiro con la Reggina. Tutto, sì. Ho rescisso il 31 agosto, l’ultimo giorno di mercato. E da allora non ho mai smesso di allenarmi. Da solo. O assieme a una squadra dilettantistica dell’hinterland milanese. Bertozzi, fidati: magari non sarò al 100%, ma sono in forma. E sono carico come una molla. Non vedo l’ora di tornare... ”
Perché allora non è rientrato nel giro già a settembre?
“Mi hanno cercato delle squadre di Serie C, ma io ho voluto aspettare la Serie B. Oppure un’altra offerta ‘giusta’ proveniente dalla terza serie. Un’offerta in grado di scaldarmi il cuore... ”
Ecco, per l’appunto. Un’offerta del Cesena…
“Lo dico forte e chiaro, senza giri di parole: per me, tornare a Cesena, sarebbe un sogno che si avvera. Cesena, per me, è una piazza fantastica. Cesena, per me, è casa. Cesena, per me, è... Cesena”.
Ma la Serie C non le fa paura?
“E perché mai? Non nego che al momento sulle mie tracce c’è anche un club cadetto (il Perugia di un ‘certo’ Castori, ndr). Altri club di Serie B potrebbero saltare fuori nei prossimi giorni, chissà. Ma la Serie C ha un suo fascino. Guardate cosa ha fatto Gaston Ramirez, che dopo tanta Serie A ha deciso di rimettersi in gioco a Chiavari. Ecco, pure io ho tanta voglia di rimettermi in gioco dopo l’ultima stagione vissuta a fari spenti (tra Reggina e Cittadella, ndr)”.
Sta seguendo le gesta del Cavalluccio?
“Certo che sì. A Cesena, poi, ci sono tanti amici. Nel Cesena, poi, giocano diversi miei ex compagni di squadra: Tozzo, Zecca, Calderoni, Bianchi... ”
Se è per questo, nella Terra del Liscio e della Piadina, allena anche il suo vecchio mister Toscano.
“Io e Toscano ci siamo incrociati a Reggio Calabria soltanto una misera manciata di settimane. Quattro settimane, forse anche di meno. Non siamo riusciti a conoscerci a vicenda, non c’è stato il tempo materiale”.
Magari recupererete il tempo perduto proprio – ehm ehm – a Cesena.
“Vediamo. Io lo spero. Ma ripeto, al momento in mano non ho nulla di concreto (il Cesena e Toscano ci stanno pensando seriamente al reclutamento dell’ex Bologna, anche se la fumata bianca al momento resta lontana, ndr)”.
Proviamo ad aprire un attimo l’album dei suoi ricordi in bianconero?
“Va bene, io sono pronto”.
Una persona da ricordare?
“La Brunella (sospirone, ndr). La notizia della sua morte mi ha letteralmente sconvolto (altro sospirone seguito da dieci secondi di silenzio, ndr)”.
Un gol da ricordare?
“Domanda complicata. Di gol a Cesena, in quel biennio 2016-2018, ne ho segnati diversi (11 in totale, ndr). Vabbè: ho deciso. Scelgo quella rete siglata al Manuzzi al Bari”.
Un’altra giornata da incorniciare?
“Avrei detto Cesena-Cremonese 1-0 (18 maggio 2018, ndr). La sera della Festa Salvezza, al Manuzzi. Se non fosse arrivato quel maledetto fallimento”.
Già, se non fosse arrivato quel fottuto fallimento…
“Quando fallisci ti senti morire dentro. E il denaro, anche se hai una famiglia da mantenere, in quei momenti passa in secondo piano. Quando fallisci in quel modo sono altre le cose che ti feriscono. Che ti fanno tanto male... ”
Quella volta si è sentito tradito dal Cesena?
“Certo che sì. Perché sia io che i miei compagni di squadra ci eravamo sempre fidati delle parole dei nostri dirigenti. ‘Se vi salvate sul campo la società va avanti’: loro ci hanno ripetuto questo rassicurante slogan per mesi. E noi abbiamo sempre abboccato”.
Laribi, io ci spero sempre in un suo ritorno a Cesena.
“Anche io ci spero. Ma adesso fammi andare: devo andare ad allenarmi”.