Noi siamo le Passere della Mare

Il foro di Milano ha forse perso una brillante avvocatessa, ma almeno la curva Mare ha guadagnato una supertifosa o meglio una “passera”, una “Passera della Mare”. Susanna Petrino è una delle fondatrici del gruppo e la sua passione per i colori bianconeri la vede coinvolta e attiva anche in “Cesena per Sempre”, in “Cesenainbolgia”, in “Tifo Cesena” e nel Coordinamento Clubs Cesena. E pensare che non è neanche nata in Romagna, ma è milanese...
Buongiorno Susanna, iniziamo a spiegare chi sono queste “Passere delle Mare”, dal nome un po’ malizioso.
Siamo cinque amiche, io, Margherita Casacci di Cesena, Erika Bartoli di Cesenatico, Elisa Brocculi e Mirca Bracci di Savignano, che in comune abbiamo la passione per il calcio e ormai da diversi anni frequentiamo la curva Mare nel settore B. Così nel giugno dello scorso anno, come per scherzo, abbiamo pensato di costituire un gruppo e poiché esiste un pesce che si chiama la “passera di mare” abbiamo scelto come nome appunto “Le passere della Mare”. Inizialmente era una cosa circoscritta a noi cinque, ma ci piaceva avere una nostra sciarpa da portare allo stadio e così ci siamo fatti disegnare da Michela Zani un logo per rappresentare il nostro gruppo. In quel periodo, intanto, c’era stata la prima alluvione a Genova e abbiamo pensato di dare anche noi un contributo, facendo fare altre sciarpe da mettere in vendita per raccogliere fondi che poi tramite nostri amici che lavorano a Genova destineremo ad alcune piccole ma bene precise iniziative. Le richieste di sciarpe sono state superiore alla disponibilità, ce le hanno chiesto anche da Salerno, Milano, Puglie e Sardegna. Così ne abbiamo ordinate altre. Chi è interessato può contattaci sul nostro gruppo e pagina facebook.
Come “Passere” a quali altre iniziate avete partecipato?
Tre settimane fa per la “Giornata contro la violenza sulle donne” siamo state a Cervia in occasione della partita di calcio femminile di serie A tra Riviera di Romagna e San Zaccaria su invito di Cristina Ugolini, capitano della squadra cervese. E per il futuro abbiamo dato la nostra disponibilità a partecipare ad altre iniziative nel campo della solidarietà.
Raccontaci ora come una milanese è diventa una Passera della Mare
Frequento la Romagna dal 1984, quando i miei genitori comperarono una casa di villeggiatura a Cesenatico dove venivamo non solo in estate, ma anche a Pasqua e a Natale. Mi sono fatta così tanti amici fino a quando uno di questi mi portò allo stadio a vedere il Cesena. Ho sempre avuto una passione per il calcio e anche una simpatia per il Cesena dato che venivo sempre in Romagna. Ho iniziato allora a fare l’abbonamento al Manuzzi anche se vivevo a Milano, intanto collaboravo anche con Radio Centrale di Cesena. Tre anni fa mi sono trasferita a Cesenatico e mi sono sposata con Dario, anche lui milanese, ma questa è stata una coincidenza.
Anche tuo marito, sappiamo, è un grande tifoso del Cesena. Anche questa è una coincidenza?
È vero, insieme collaboriamo alla trasmissione televisiva “Tifo Cesena” nata su iniziativa del forum Cesenainbolgia (di cui faccio parte come staff). Io faccio le interviste fuori dallo stadio e reportage dalle trasferte, monto i filmati. Da quest’anno che la trasmissione va in onda in diretta raccolgo gli interventi da casa e li propongo agli ospiti in studio.
Con mio marito abbiamo aderito, come soci sostenitori, anche a Cesena per Sempre e dallo scorso aprile sono stata eletta nel Consiglio dell’associazione. In particolare seguo l’emissione delle fidelity e poi all’occorrenza do una mano alla biglietteria e ora anche allo store del Coordinamento. In occasione delle partite mi occupo pure della consegna degli accrediti.
Come vivi questo tuo coinvolgimento nel mondo del Cesena?
Se prima guardavo le cose solo con gli occhi della tifosa, adesso le vedo anche dall’altra parte e mi rendo conto del grande lavoro di squadra che c’è dietro una partita di calcio, anche se è una semplice amichevole estiva. Un lavoro che inizia una settimana prima e finisce ore dopo il fischio dell’arbitro. In questo lavoro mi sento personalmente coinvolta e quando vedo che tutto va bene è anche per me una grande soddisfazione.