VIVA I ROMANTICI Tu chiamale se vuoi… emozioni

Ci si può ancora commuovere dinnanzi a questo (sempre più triste) calcio moderno?
11.10.2021 11:30 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
VIVA I ROMANTICI Tu chiamale se vuoi… emozioni

Forse sono soltanto un nostalgico sempre più rincoglionito. Un nostalgico che rimpiange soltanto quel tempo in cui si era più giovani. O forse no. Forse sono soltanto un romantico. Un romantico che non vuole arrendersi al calcio moderno. Al calcio spezzatino. A questo calcio dove il business prevale sulla passione. A questo calcio dove le tv e i procuratori contano più dei presidenti e dei calciatori.

Epperò, quello che conta, è che ieri pomeriggio, nel catino amico del Manuzzi (perché quello resta il catino del Manuzzi, o l’ex catino della Fiorita, altroché l’Orogel Stadium…), mi sono commosso. Vero, non c’è scappata la lacrimuccia. Ma l’emozione è stata ugualmente forte. Intensa. Penetrante.

No, a commuovermi non è stato quel massiccio muro rosso di marca dorica apparso in Curva Ferrovia. E neppure il magistrale gol di Bortolussi, il sontuoso raddoppio siglato da Pierini o quel Romagna Mia intonato da ciò che resta – sigh – della Curva Mare. A commuovermi è stato invece ‘soltanto’ l’orario d’inizio di questa sfida domenicale tra Cesena ed Ancona: 14.30, come ai vecchi tempi. Chi ha più di 40 anni sa di cosa sto parlando, giusto?

Nostalgia, nostalgia canaglia. Di una casa, di un amico, di una bar. E pure di un calcio che non c’è più. Di quel calcio che faceva rima (anche) con radioline gracchianti. Con Paolo Valenti. Con Edmeo Lugaresi. Con stadi senza tornelli e steward. Con plusvalenze vere. Perché non è mica necessario essere schiavi della nostalgia per dire che il calcio moderno (o meglio, quello che resta del calcio moderno) è una boiata pazzesca.

Epperò, lo ammetto, anche questa mattina mi sono commosso. Quando al bar sotto casa, gettando  uno sguardo veloce al Corriere dello Sport-Stadio, ho (ri)visto il Cesena secondo in classifica. In solitaria. Vero, non c’è scappata la lacrimuccia. Ma l’emozione è stata ugualmente forte. Intensa. Penetrante.

Ma allora è tutto vero. Allora il Cesena c’è. E sogna (ancora) in grande. Come ai vecchi tempi. Certo, la Reggiana e (forse) il Pescara restano le grandi favorite per la vittoria finale. Certo, il Modena fa sempre paura. Certo, siamo solo all’ottava giornata. Certo, anche per la band di Viali arriveranno tempi duri. Però, nel frattempo, è bello rivedere il Cesena lassù. Come diceva il mitico Bruno Pizzul? TUTTO MOLTO BELLO.

PS: Quelli che… ancora si commuovono