Le pagelle di Cesena-Pergolettese | Capitani coraggiosi

L’ultima gara di quest’anno al Manuzzi si chiude nel segno dei capitani. Il capolavoro di Rudyard Kipling è una bella metafora su cosa abbia significato l’anno trascorso.
23.05.2019 07:00 di  Bruno Rosati   vedi letture
Lo zio, un cuore romagnolo
Lo zio, un cuore romagnolo
© foto di Luigi Rega

Sarini 6 Meglio tardi che mai. Finalmente anche lui può calcare il terreno del Manuzzi. Alterna incertezze a buone uscite. Fa quel che può sul gol subito, respingendo la prima conclusione di Panatti. Impossibile chiedergli qualcosa pure sulla ribattuta.

Zamagni 6 Non aver giocato per larga parte di campionato lo condiziona ed in certi frangenti gli manca il giusto tempismo nel seguire l’azione. La prova nel complesso però è generosa e più che sufficiente.

Viscomi 6 Spetta a lui tenere la linea difensiva ed è evidente che la retroguardia balli ben di più del consentito. Tuttavia gli riescono almeno due interventi da ultimo uomo e tanto basta.

Rutjens 5,5 I ritmi sono blandi e ci sta che ogni tanto la concentrazione non sia massima. È comunque una gara più combattuta rispetto a quella contro la Pianese e lo spazio lasciato agli attaccanti avversari è eccessivo.

Valeri 6,5 Solito motorino inesauribile, i suoi duetti sulla fascia con Alessandro sono da stropicciarsi gli occhi. Manfroni non riesce letteralmente a stare al suo passo. Di categoria superiore. (Dal 79' Ciofi S.V.)

Tola 7 A Piancastagnaio, un grande intervento di Wroblewski lo ha privato della gioia del gol. Chiovenda si rivela più indulgente e lascia passare la sua rasoiata. Dopo un anno di diligente servizio ogni qualvolta veniva chiamato in causa, in questa poule scudetto ‘lo zio’ Brenton si sta ritagliando un ruolo di primo piano. E si è tolto pure la soddisfazione di segnare sotto quella curva che da sempre è casa sua. What else? (Dal 73' Benassi 6 Sperimentato nell’improbabile versione da centrocampista, fa buon filtro davanti alla retroguardia di cui solitamente fa parte.)

Campagna 6,5 Ormai lo sappiamo: quando la testa è leggera, la sua prestazione è sempre su alti livelli. Si disimpegna bene fra le maglie del centrocampo gialloblù. Dovrebbe imparare a mantenere lo stesso livello qualitativo anche quando si alza la posta in palio. Ci sarà tempo per fare ciò. (Dal 73' El Bouhali 6 Tanta voglia di proporsi in avanti, è il più motivato fra chi è sceso in campo.)

Marfella 6 È un terzino e saltare l’uomo non rientra nelle sue peculiarità. Ciò lo penalizza se schierato da esterno alto ma non sfigura. (Dal 54' Mantovani 6 Stesso discorso fatto per Marfella. Entra a giochi fatti e svolge bene il compitino.)

Alessandro 5,5 Mai banale. Dopo diciotto assist in campionato, contro la Pergolettese si concede il lusso di effettuarne uno… all’avversario. Il retropassaggio su cui Morello si fionda e che porta al gol per gli ospiti macchia la sua prestazione.

Andreoli 6 Il canovaccio tattico della gara permette anche a lui di svariare molto su tutta la trequarti, alla stregua di Alessandro. Si diletta in parecchi dribbling riusciti, peccato non trovi mai il pertugio adeguato per provare anche la conclusione. (Dall’85' De Feudis S.V. Meritata passerella finale anche per il capitano vero e proprio che al termine del match può alzare la coppa.)

Capellini 7,5 Il Tabaccaio si prende per la seconda volta la ‘fascia di cittadinanza’. Gol sotto la Curva Mare nel primo tempo, gol in stile Messi nella ripresa. L’unico rimpianto è che una giornata del genere arrivi solo dinnanzi ad un pubblico esiguo. Di serie C ne ha masticata tanta nel corso della sua carriera, eppure non si è mai permesso di rompere le scatole per essere stato poco utilizzato. Chissà che non ritorni utile pure il prossimo anno…

Angelini 7 Ok, sono partite di minore importanza e nessuno lo sta negando. Però si è concesso il lusso di battere due formazioni (su due affrontate sinora) che hanno vinto il proprio girone. E si è già lasciato dietro ben cinque squadre che hanno ottenuto la loro promozione. Sì, nel corso del campionato ha avuto (pericolosi) momenti no ma va dato a Cesare quel che è di Cesare: se la squadra delle riserve si è approcciata con così tanta concentrazione ad impegni di cui nessuno sente il peso, significa che nel gestire il gruppo dà la paga a molti suoi colleghi.

Cesena FC 6,5 In un contesto storico nel quale la parola ‘capitano’ è inflazionata, abusata a dismisura, era destino che l’ultima gara al Manuzzi si chiudesse con i gol dell’ultimo capitano del Romagna Centro e di chi incarna i valori del capitano con il suo spirito di appartenenza ed il suo attaccamento alla maglia. Ora i bianconeri hanno la possibilità di aggiungere la ciliegina sulla torta ad una stagione fatta di tanta sofferenza ma conclusa in maniera trionfale.