Con l’innesto di Matteo Guidi fisicità e versatilità sbarcano al Manuzzi

Il Cesena FC ha presentato oggi il secondo acquisto della sessione estiva, almeno in ordine cronologico, ma senza dubbio il primissimo obiettivo di mercato messo nel mirino da Fusco e portato in Romagna. Matteo Guidi è un giovane ma già esperto difensore-centrocampista classe 2003 e l’essersi accaparrati il suo cartellino rappresenta un’operazione di prospettiva per il club romagnolo, che si assicura un prospetto di grande talento e notevole duttilità tattica con l’intento di aumentarne il valore e possibilmente rivenderlo un domani a prezzo di prima fascia. Il direttore sportivo ha condotto un lavoro di fino, anticipando la concorrenza di altre società che avevano messo gli occhi sul ragazzo. Il background accumulato da Guidi in oltre cento partite in Lega Pro con il Pontedera negli ultimi tre anni lo rende un innesto futuribile e al contempo già formato, nell’auspicio che assorba in fretta l’impatto del salto di categoria per affrontare le sfide della Serie B.
Guidi, dal canto suo, si presenta in punta di piedi senza fare proclami. “Sono felicissimo di essere qui nella piazza di Cesena, che trasmette amore da parte di tutti. Ringrazio veramente per la fiducia, naturalmente la squadra, e cercherò di dare il più possibile. Quando sono entrato allo stadio per fare le visite mediche quasi non ci credevo. Sono veramente grato e ringrazio tutti”.
Interrogato sulla sua età e sulla tempistica di questa chiamata dalla Serie B, Guidi ha mostrato consapevolezza e determinazione. “Mi aspettavo potesse avvenire prima, credo di essere arrivato a un punto in cui posso provare a misurarmi con la Serie B e ovviamente mi metterò a disposizione. Cercherò di dare tutto in campo, sarò il primo a rincorrere l’avversario e quindi diciamo darò tutto per questa maglia. Sono a disposizione del mister e le scelte le farà lui, però cercherò di affrontare tutto con il sorriso”.
La sua versatilità in campo è stata da lui stesso evidenziata. “Nel precedente campionato ho fatto metà anno da difensore e metà da centrocampista. Nel dettaglio, diciamo che da difensore mi piace di più impostare l’azione, mentre da centrocampista prediligo recuperare palloni”.
Con queste dichiarazioni, Matteo Guidi ha fatto trasparire tutta la sua ambizione, dimostrandosi al con tempo umile e concentrato sul presente senza fare voli pindarici. La sua struttura fisica, in funzione anche delle caratteristiche che mister Mignani predilige avere in campo, potrà potenzialmente renderlo una pedina fondamentale nel progetto bianconero.