Rieccolo a Cesena. E adesso che cosa succederà?

Il defenestratissimo Fabio Artico non c’è più. E così, Luigi Silvestri, ci riprova. A fari spenti. Senza fare grossi proclami. Un anno dopo quel fragoroso e turbolento divorzio che fece tanto clamore, sia nello spogliatoio del Cavalluccio sia in tutte le case abitate da coloro che si nutrono quotidianamente di pane e Cesena. Perché non so se vi ricordate ma, giusto un annetto fa, c’è stato un periodo in cui - mentre le nostre compagne di vita, davanti alla tv, facevano scorpacciate di telenovele turche - noi maschietti al bar o suoi social ci appassionavamo alla Telenovela Silvestri. Massì, alla Telenovela Silvestri. A quella telenovela pregna di pathos, di rancore, di gelosie, di petizioni online, di invidie personali. ‘Uno come Silvestri la Serie B non la può fare…’ dicono i suoi haters. ‘Se ha fatto la Serie B Piacentini, pure Luigi può giocarsela alla grande tra i cadetti…’ rintuzzano i suoi (tanti, tantissimi) sostenitori. Niente da fare: è passato un anno ma, nella Terra della Piadina e del Liscio alla Casadei, il tema Silvestri continua ad appassionare come non mai. A dividere le masse. Soprattutto ora che il granitico 32enne difensore siciliano (fresco reduce dal prestito al Trapani) è stato reclutato per lo start del ritiro bianconero, previsto per sabato prossimo. “La scorsa estate il sottoscritto (ma anche Francesco De Rose, ndr) è stato mandato via da Artico non per questioni tecniche o anagrafiche - ci rivelò in esclusiva lo stesso Silvestri qualche mese fa - ma solo per questioni prettamente personali. Non meritavo un simile trattamento…”. E adesso? Che succederà nelle prossime settimane? Riuscirà uno dei grandissimi protagonisti della strepitosa promozione ‘targata’ Toscano, uno dei personaggi più amati dalla Mare dell’ultimo decennio bianconero, a strappare un pass - il primo della sua lunga carriera - per la cadetteria nella sua amata Cesena? Difficile, difficilissimo. Per tanti motivi. Molto più probabile invece che l’ex difensore (anche) di Siena ed Avellino, a stretto giro posta, possa rescindere il contratto che lo lega per un altro anno al Cavalluccio. Per poi tornare alla corte di Toscano, a Catania. O per sposare l’ambizioso progetto del Ravenna. Nonostante questo, come è giusto che sia, lo scalpitante Silvestri al miracolo ci crede. Eccome se ci crede. E lassù ad Acquapartita farà di tutto per convincere sia Mignani che Fusco. Dubbi, rebus, interrogativi: è ancora avvolto nel mistero il futuro di Silvestri. Anche se, una piccola ‘grande’ certezza, c’è già: a differenza dello scorso ritiro bianconero, Silvestri, all’Hotel Miramonti di Acquapartita non dividerà la stanza d’albergo con il suo ‘caro’ cuginetto Giuseppe Prestia. Il rapporto tra i due, infatti, si è deteriorato - mi dicono dalla regia - irreparabilmente. Giusto un annetto fa. Quando Silvestri fu spedito da Artico (molto legato a Prestia, anche fuori dal contesto calcistico…) in prestito a Trapani. Della serie: parenti serpenti. Molto serpenti. Parenti serpenti che a breve potrebbero salutare in tandem Cesena. Per sempre. Visto che su Prestia (pure lui legato ai bianconeri ‘solo’ sino al 30 giugno 2026) è in forte pressing l’agguerritissima Salernitana.