Mignani: “Abbiamo dimostrato di poter giocare alla pari con i più forti”

Il Cavalluccio esce con un punto dal big match contro il Palermo. Pochi tiri finiti nello specchio della porta e tanto equilibrio hanno determinato l’esito finale che, a mente fredda, può accontentare entrambe le compagini. Questo il commento del tecnico bianconero Michele Mignani nel post partita: “A volte non è il risultato quello che conta, ma il tipo di prestazione e di atteggiamento: oggi poteva finire sia con una vittoria del Cesena sia con una del Palermo, e credo che la mia squadra abbia dimostrato di credere in quello che sta facendo e di potersi giocare la partita alla pari contro un avversario così forte”.
Nella partita più difficile e attesa di questo inizio stagione, ha fatto il suo esordio con il Cavalluccio sul petto Matteo Guidi, subentrato al posto di Ciervo e quindi una posizione a lui nuova. Ma l’ex Pontedera ben si è adattato alle necessità del tecnico genovese, derivanti dall’assenza di Frabotta e da un Magni non in perfette condizioni. E magari nel turno infrasettimanale contro il Frosinone vedremo altri giocatori all’opera per la prima volta. “Tutti quanti stanno lavorando duramente per mettermi in difficoltà. Sono contentissimo che oggi abbia esordito Guidi e spero di farne esordire altri, perché sono ragazzi sani, che prendono il lavoro in maniera seria e meritano sicuramente più spazio. Il calendario dice che domani è giorno di scarico; da lunedì dovremo preparare la partita per poi partire verso Frosinone. La cosa più importante è che tutti i giocatori stiano bene: domani recupereremo le energie e valuteremo se sarà il caso di fare scelte diverse da quelle di oggi”.
Sebbene la rete sia stata realizzata da Blesa, ad aver orchestrato tutta l’azione sono stati Francesconi e Berti, entrambi in netta e costante crescita. “Matteo e Tommaso sono ragazzi in gamba: quando uno è intelligente conosce i propri pregi ma anche i propri difetti e di conseguenza lavora su di essi. Rispetto alla scorsa stagione li vedo cresciuti; sono leader della squadra, perché fungono da esempio per tutti i compagni che arrivano, pur essendo ancora molto giovani. Sono contento di loro: spesso sono anche le nostre aspettative a farci vedere le cose in un determinato modo”.
Per un attaccante che ha ritrovato la via del gol, ce n’è un altro che continua a divorarsi una rete a partita, cioè Shpendi. Poi c’è Diao che ancora deve (a dir poco…) carburare. “Blesa aveva saltato mezza giornata d’allenamento… Io vedo i ragazzi durante tutta la settimana e cerco di capire velocemente cosa mi possono dare: quella di schierarlo titolare è stata una scelta ponderata che rifarei. Cristian ha avuto un’occasione, che si è creato con uno scatto di trenta o quaranta metri, e magari è arrivato poco lucido davanti al portiere. L’importante è che continui a crearsi opportunità, com’è successo a Genova; sono convinto che tornerà a fare gol.
Diao ha trovato qualche difficoltà in più rispetto alla partita con il Venezia, però bisogna considerare gli avversari che si è trovato di fronte: Bani e Ceccaroni hanno tanti anni di Serie A alle spalle. Come gli ho detto, deve sapere che il pane è molto duro, ma ha le caratteristiche per saperlo ‘masticare’”.