VERSO IL FUTURO Dubbi e certezze. Autogol e vittorie

Giusto confermare Viali, ma le nebulose attorno al nuovo Cesena sono tante. In attesa del possibile ribaltone in società, proviamo a capire cosa ha funzionato e cosa no in questi 3 anni…
26.07.2021 09:40 di Flavio Bertozzi   vedi letture
VERSO IL FUTURO Dubbi e certezze. Autogol e vittorie

Giusto dieci anni fa, lassù ad Acquapartita, c’era Candreva. C’era Eder. C’erano le magliette con su scritto ‘Zitti e Mutu’ o ‘Von Bergen sposami’. C’era il Cesena Village. C’erano gli aperitivi sotto il tendone dello sponsor a base di Ferrari Brut e tartine al caviale. Questa volta, invece, dobbiamo accontentarci di Nannelli. Di Adamoli. Delle t-shirt con su scritto ‘Ricci e Capricci’ o ‘Cercasi Tabaccaio Disperatamente’. Degli apericena a base di Chinotto e Fonzies. Sti cazzi. Anche se, con i tempi grigi che corrono, mi sa tanto che va bene anche così. Anche perché – vado a memoria, ma potrei pure sbagliarmi… – dieci anni fa, quel Cesena diretto dal Messia di Bellinzona, non fece poi una gran bella fine.

Ieri il Cesena è salito dunque sull’Appennino gonfio di baby. Di speranze. Di dubbi. Di paure. Di colossali lacune da colmare. Ma con una grande certezza: Viali. Poco importa se il tecnico lombardo, la scorsa stagione, ha perso malamente in casa una vagonata di partite. Poco importa se, l’ex Novara, ai play-off contro il Matelica si è travestito da Mister Drago e ha fatto harakiri. Viali, al momento, resta l’uomo giusto al posto giusto. Perché conosce già l’ambiente. Perché è un aziendalista intransigente. Perché costa relativamente poco. Proprio come il suo compagno di merende Zebi. Uno Zebi che, dopo il discreto lavoro fatto un anno fa, cercherà di fare il bis. E di non lasciarsi sedurre da chi in extremis, magari dopo Ferragosto, cercherà di strappargli Bortolussi.

Fronte cessione societaria. Diciamolo pure: ben venga questo tanto chiacchierato possibile passaggio di proprietà del Cavalluccio. Ma – come tuonavano anche ieri pomeriggio ad Acquapartita diversi aficionados bianconeri – ‘Niente mercenari o avventurieri senza un minimo di passione, please’. Perché la gente che vive a pane e Cesena non vuole tornare ‘solo’ a sognare. Non vuole ‘solo’ uscire dall’anonimato, da questa palude chiamata mediocrità. Ma vuole anche regalarsi un futuro relativamente sereno. Senza plusvalenze ballerine. Senza balletti dell’Iva. Senza fatture di ristoranti di pesce non saldate.

Patrignani & Friends? Sicuramente, in questi ultimi 36 mesi, davanti a taccuini e microfoni qualche clamorosa uscita a vuoto in ‘stile’ Satalino l’hanno commessa (do you remember ‘La Serie B in 3 anni!!!’, ‘Non solo non esoneriamo Modesto, ma lo confermiamo per la prossima stagione’ oppure ‘È stato De Feudis a voler smettere di giocare’?). Sicuramente, qualche scelta tecnica strategica, l’hanno cannata di brutto (andare da Bisoli a fine gennaio per chiedergli di traghettare la squadra sino a giugno è un po’ come andare da una puttana per chiederle solo un bacino sulla guancia). Sicuramente, con quel patetico boicottaggio messo in atto nei confronti di quella trasmissione sportiva non allineata al Regime dei Surgelati, non ci hanno fatto poi una gran bella figura (con Videoregione, con i tifosi, ma pure con l’Ordine dei Giornalisti). Epperò si può imputare forse qualcosa a Patrignani & Friends circa la loro passione, la loro dedizione e la loro attenzione in tema di Stato Patrimoniale e Conto Economico? Certo che no.

Ecco allora che, in attesa di capire se il Cesena del futuro dovrà avere paura ancora della Virtus Vecomp e del Legnago Salus, in attesa di varcare lo storico e sopravvalutatissimo Rubicone, diamo ad Augusto (pardon, a Cesare) quello di Cesare. Perché Patrignani & Friends, in questi tre anni conditi anche da qualche uscita social da Circolo Arci (ho le prove custodite nel mio smartphone…), ci hanno messo faccia. Soldi. E tempo. Non era una cosa scontata. Anche perché – tranquilli, vado a concludere – gli imprenditori romagnoli da sempre non sono molto propensi a scendere in campo al fianco del ‘loro’ Cesena. Per una vagonata di motivi. Quasi tutti condivisibili.

Quelli che… sognano un Cesena in Europa League entro 4-5 anni
Quelli che… tremano al sol pensiero di dover marcire per sempre in serie C
Quelli che… sanno bene che, senza la discesa in campo di Patrignani & Friends, il calcio a Cesena sarebbe ripartito con un anno di ritardo
Quelli che… urlano ancora ‘Meglio l’Eccellenza che questa Dirigenza’