Un delfino infarcito di ex si presenta per una sfida sempre molto sentita

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Il posticipo della 13° giornata vede i bianconeri ospitare il Delfino Pescara 1936, o più comunemente conosciuto come Pescara, in quello che tra poche ore si preannuncia un big match serale molto affascinante e che rievoca sfide passate dal gusto particolare in categorie diverse da quella odierna per le due società. Gli abruzzesi sono una delle tre retrocesse dalla serie cadetta (tutte stranamente finite nel girone B, magia di Ghirelli) e che simpaticamente (ma mica tanto) chiamiamo “Big4” (più il Modena), ossia le società (sulla carta) più forti e più papabili per ambire al salto di categoria.
L’andamento negli ultimi due anni è stato a dir poco disastroso: come già detto, lo scorso anno retrocessione (dove hanno raccolto solo 32 punti in 38 partite, vincendo solo sette gare) e nel 2019-2020 si sono salvati ai rigori ai playout ai danni del Perugia (errore di Iemmello per il Grifo). Quest’anno sono settimi (posizione esatta prima dei risultati di ieri), frutto di 5 vittorie, altrettanti pareggi e solamente 2 sconfitte. Da notare che in cinque partite lontano dallo Stadio Adriatico non hanno mai perso prendendo 9 punti (due vittorie e tre pareggi) dei 20 attuali. Sarà anche ora di fargli invertire questo trend ma comunque attenzione!
Il vulcanico presidente è Daniele Sebastiani, imprenditore attivo nel business della finanza (leasing) e delle costruzioni, con un fatturato di 5 milioni di euro. Il più delle volte non ben voluto dalla piazza, è pronto a risalire immediatamente a qualunque costo nella categoria persa pochi mesi fa (se non ci riesce saranno dolori forti…) e ha chiamato al suo capezzale gente esperta della categoria per riuscirci: Luca Matteassi come DS (esperienze a Piacenza e Modena) e quella vecchia volpe della Serie C di Gaetano Auteri (lo ricordiamo soprattutto a Matera, Catanzaro, Benevento - dove ha vinto il campionato arrivando primo, risultato storico per i sanniti - e a Bari) che si affida ad un 3-4-3 di modestiana memoria (ma evidentemente molto ben riuscito!).
Rosa abbastanza esperta e folta: a difesa dei pali troviamo Raffaele Di Gennaro, titolare ma infortunato (notizia dell’altro giorno l’ingaggio annuale del pescarese doc Iacobucci, ex Latina, Parma e Frosinone) oltre ai due under Sorrentino e Radaelli. Difesa a tre con Mirko Drudi (primo dei quattro ex bianconeri presenti nella rosa abruzzese e molto vicino al ritorno in Romagna nell’estate 2020) insieme all’ex Avellino Illanes e Frascatore ai lati con l’ex Bari Ingrosso e i baby Veroli e Longobardi pronti a dare una mano. Centrocampo di qualità: troviamo altri due ex Cesena come Valdifiori (incredibile i suoi 20' giocati per un ingaggio netto di 250mila euro…) e Zappella (prestito Empoli) oltre a Tommaso Cancellotti, Rizzo (ex Triestina), capitan Memushaj (34enne nazionale albanese) e l’ex Juve Clemenza oltre ai baby Nzita (titolare di fascia classe 2000 prelevato dal Perugia per ben 750mila euro), il mediano Pompetti (in prestito dalla Pinetina) e i classe 2001 Diambo e Sanogo. Davanti troviamo il vero punto di forza della squadra: Franco Ferrari (in prestito dal Napoli e già 5 reti segnate) aiutato da D’Ursi (ex Roma e Bari) e Galano ai lati. Alternative di livello con Rauti (prestito dalla squadra che conta a Torino, si i granata!), Michael De Marchi (ex Imolese e Cittadella in cadetteria) e l’ultimo ex Cesena rimasto: quel Guido Marilungo che da queste parti è sempre ben voluto e non c’è bisogno di spiegare il perché.

Obiettivo: promozione diretta

Rendimento: 5 V – 5 N – 2 P (7° posto, 20 punti, 20 goal fatti e 17 goal subiti)

Ultime sfide:
Serie B 2017-2018 (sic!)
18 giornata / Cesena-Pescara 4-2 (Benali, Pettinari, Jallow, aut. Brugman, Moncini, Donkor)
39 giornata / Pescara-Cesena 0-0

Formazione tipo (3-4-3): Di Gennaro (Iacobucci); Illanes, Drudi, Frascatore; NZITA, Rizzo, Memushaj, Zappella; D’Ursi, Ferrari, Galano
*in MAIUSCOLO gli under