Realismo in casa Spal: “Obiettivo play-off? Pensiamo ad uscire dai play-out”

La Spal, nonostante sette risultati utili consecutivi, non riesce a risalire la classifica, anzi… si trova sempre più invischiata in zona play-out. Però i progressi, da quando è arrivato Colucci, sono evidenti…
15.01.2024 00:35 di  Simone Donati   vedi letture
Realismo in casa Spal: “Obiettivo play-off? Pensiamo ad uscire dai play-out”

La Spal, prendendo in considerazione solo la partita di oggi, non merita assolutamente la classifica che ha, ed in fondo il valore dell’organico non si può discutere. L’allenatore degli estensi, Leonardo Colucci, fa la sua disamina della gara: “Io vedo un notevole miglioramento di settimana in settimana, però ci manca sempre quel centimetro per fare trentuno… però la squadra mi piace sempre di più, perché ha un’anima ed è organizzata. I ragazzi hanno fatto una bella partita. Tempo fa, al primo errore crollavamo… invece ora lottiamo e rispondiamo colpo su colpo.
Sull’essere i primi ad aver fermato l’attacco bianconeroNon sapevo fosse oggi la prima volta n cui il Cesena non ha realizzato alcun gol: ciò dà ancora più merito ai ragazzi ed avvalora ancora di più la loro prestazione. Possiamo fare uno step ulteriore recuperando i giocatori infortunati, i quali possono darci una grande mano, oppure con l’arrivo di qualche ragazzo sul mercato…”

I biancoazzurri di Ferrara, nonostante siano in piena zona play-out, sono lontani solo sette lunghezze dai play-off: “Il girone di ritorno è difficilissimo: si gioca punto su punto, spalla a spalla e le partite si portano a casa con furbizia e scaltrezza. Per arrivare ai play-off, è ovvio, dobbiamo iniziare a vincere le partite.
Il Cesena è una squadra organizzata, di impatto e di tecnica… l’abbiamo preparata nella fase di non possesso bene perché i loro esterni hanno grande gamba. Sia Fiordaliso che Tripaldelli, e poi nel secondo tempo Bruscagin, hanno fatto quello che avevamo preparato. Siamo andati subito pure su De Rose, che è un giocatore importante sia per tecnica sia per carisma.In fase di possesso, invece, Carraro si è abbassato fra i due centrali per creare superiorità numerica dietro e cercare subito facile il terzino che doveva poi cercare Rabbi, che ha fatto una buona gara, così come Antenucci quando è subentrato”
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