Dionigi se la ride: “Primo tempo sontuoso. Fortunati negli ultimi minuti”

Il tecnico subentrato nella scorsa stagione a William Viali soffre e vince grazie agli unici due tiri nello specchio della propria squadra.
05.10.2025 05:00 di  Simone Donati   vedi letture
Dionigi se la ride: “Primo tempo sontuoso. Fortunati negli ultimi minuti”

La Reggiana sbanca il Manuzzi ribaltando il risultato nel primo tempo, grazie alle reti dell’ex di turno Tavsan e di Portanova, arrivati nel giro di pochi minuti così com’era successo pure a Frosinone. I ragazzi di Davide Dionigi hanno tenuto botta nella seconda frazione alle sortite offensive dei bianconeri e sono portati a casa la seconda vittoria stagionale. Questo il commento del tecnico degli emiliani nel post partita: “È una vittoria che vale tanto, perché nelle ultime due partite avevamo raccolto davvero poco. Il calcio a volte è crudele, altre volte invece ti restituisce ciò che meriti. Prima di tutto voglio fare i complimenti al Cesena e a Mignani, che sta costruendo un’ottima squadra. Il nostro primo tempo è stato sontuoso: abbiamo giocato con personalità, aggredendo alti e mettendo in pratica tutto quello che avevamo preparato in settimana. L’idea di schierare tre attaccanti veloci per non dare punti di riferimento ha funzionato: Girma si muoveva tra le linee, dietro le spalle di Castagnetti, mentre gli altri due restavano larghi. Nella ripresa abbiamo tenuto bene per il primo quarto d’ora, poi – alla terza partita in una settimana – abbiamo dovuto abbassarci un po’. I tre davanti non riuscivano più a sostenere la pressione uomo su uomo, e la squadra ha fatto più fatica a scalare in avanti.
Negli ultimi dieci minuti siamo stati anche fortunati, ma sono felice per i tifosi, a cui abbiamo regalato un altro derby importante, e soprattutto per i miei ragazzi: lavorano duramente da inizio luglio e quando i risultati non arrivano è difficile portare avanti il percorso. Quella di oggi è una grande ricompensa per loro”
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Debutto stagionale per Giangiacomo Magnani, difensore di grande esperienza e qualità, al posto del classe 2004 Simone Bonetti, il quale l’anno scorso giocava in Serie D con il Lentigione. “So che ai giornalisti interessa solo il risultato, ma noi siamo in emergenza da tempo, soprattutto dietro. A Bonetti andrebbe fatto un monumento: un ragazzo che l’anno scorso giocava in Serie D e ora si ritrova a disputare cinque partite su sette da titolare in Serie B. Con l’ammonizione era un po’ in difficoltà, quindi ho inserito Magnani. È normale: in una squadra giovane, giocatori di personalità come lui o Rozzio trasmettono serenità al gruppo. I ragazzi hanno comunque sopperito in maniera egregia alle loro assenze”.

Il tecnico granata nel finale non le ha mandate a dire ai propri giocatori quando li ha visti non fare quello che dovevano. “Sì, nel finale ero nervoso: ce l’avevo col mondo. Il Cesena in quel momento entrava troppo centralmente e non mi andava bene. Dovevamo costringerli a giocare sugli esterni per poi difendere sui cross, anche perché avevano inserito giocatori con centimetri. Ovunque mi girassi, sbuffavo e dicevo parolacce”.