Un’altra estate di merda

È andato tutto come previsto. Ed all’orizzonte si staglia già un autunno ricco di incognite. Dentro e fuori dal campo.
02.09.2021 12:45 di Flavio Bertozzi   vedi letture
Un’altra estate di merda

I tormentoni reggaeton di Rocco Hunt e Giusy Ferreri. La movida selvaggia in Riviera. Le temperature infernali. La lotta tra No Vax, Sì Vax e Boh Vax. Le ultime bandiere bianconere che salutano. Gli americani fermi in coda sull’E45. La non conferma di San (Di) Gennaro. La campagna acquisti del Cesena ‘targata’ tristezza. Certi virgolettati ‘dirigenziali’ non proprio - ehm ehm - azzeccattissimi.

So che potrei passare per quello che alza perennemente al cielo il suo ditino al grido di ‘Ve l’avevo detto io’. La verità, però, è che io ve l’avevo detto già in tempi non sospetti: ‘Ci aspetta un’estate di merda’. E così è stato. Anche perché non basta una vacanzina rigenerante ad Ibiza (o a Zadina), una grigliata con gli amici a Moena (o a Verghereto), la reunion dei Sottotono (chi a metà degli anni 90 slimonava sulle note di ‘La mia coccinella’, sa di chi sto parlando…) e la conferma del tandem Nardi-Bortolussi (senza di loro sarebbe stata la fine…) per cambiare le carte in tavola. Sempre estate di merda rimane.

Le ballate dei Modà e di Alessandra Amoroso. Le zone gialle, rosse e marroni. La nebbia. Le sconfitte casalinghe con il Matelica e la Virtus Vecomp. Il Manuzzi sempre più vuoto e sempre più malinconico. Gli americani (o chi per loro) che prendono tempo. I seguaci del CESENAticamente corretto che spargono melassa a vagonate sui social. La mediocrità che ti avvolge lentamente. Inesorabilmente. Giorno dopo giorno. Ancora una volta.

So bene che potrei passare per quello che vede sempre il bicchiere mezzo vuoto. Per il re dei pessimisti. Però io, questo autunno che è sempre più dietro l’angolo, non lo vedo poi così bene. E non soltanto perché questo Stivale è sempre più ridotto a Pantofola. E non soltanto perché al momento, in attesa dell’arrivo di qualche svincolato, la rosa bianconera appare troppo corta. Cortissima. Perché non è mica male, questo Cesena. Anzi, qui se ‘gira’ Rigoni (e se Caturano torna a fare il Caturano) ci sarà pure da divertirsi. Ma 14 (massimo 15) giocatori ‘presentabili’ in Serie C sono davvero troppo pochi. Almeno in una piazza come Cesena. Non lo dico io. Lo dice la storia. E il buonsenso.