Ecco come il Cesena riuscirà a salire in B

Le probabilità bianconere di arrivare sino in fondo nella lotteria play-off? Sono sempre basse, bassissime. Però esistono anche i sogni. E se Capellini fa il Fenomeno…
17.05.2021 09:15 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Ecco come il Cesena riuscirà a salire in B
© foto di Luigi Rega

Lo ripeto. Per l’ultima volta. Le mie favorite per accaparrarsi l’ultimo pass disponibile per la serie B sono il Padova, l’Avellino e il Catanzaro. Poi vedo bene anche l’Alessandria, il Modena, il Bari, il Südtirol. Non certo il Cesena. Cesena che, secondo me, al momento non ha più del 3,78% di probabilità di vincere i play-off. Per tanti, troppi motivi. Tecnici, mentali e… politici.

Però, nella vita, non ci sono mica soltanto le fredde ed asettiche percentuali.

Certo che no.

Ci sono anche i sogni.

Per fortuna.

E, stanotte, dopo aver sognato la barista tettona del Bar Stardo e pure – chissà poi perché – Carlo Conti e Marisa Laurito, ho sognato anche il Cavalluccio.

Faceva caldo, quel 16 giugno del 2021.

Un caldo che si soffocava.

Faceva così caldo che, anche i sexy-shop di Padova, si erano messi a vendere i Calippi.

Il Cesena di Viali, che tre giorni prima nella finale d’andata dei play-off giocata al Manuzzi non era andato oltre un risicato 1-1 (a un gol del ‘solito’ Bortolussi aveva replicato Ciofi… nella porta sbagliata), all’Euganeo era chiamato all’impresa. All’ennesima impresa di questa lotteria all’italiana che, turno dopo turno, aveva visto cadere come birilli tutte le favorite. Padova a parte, ovviamente.

Quel Padova-Cesena, nei primi novantaquattro minuti e cinquantacinque secondi, non regalò nessuna emozione.

Nulla.

Niente.

Zero.

Solo sbadigli a go go.

Un rigore – fasullo – chiesto inutilmente dai padroni di casa al minuto settantadue.

E un paio di maronate ‘targate’ Caturano e Zappella.

Poi però, ecco che a 5 secondi dal gong finale…

…lancio della disperazione di Nardi.

Spizzata di Ricci.

Capellini ancora di testa.

Palo.

Palla che ballonzola sulla linea.

Gol.

Sì, GOOOLLLLLLL!!!

Il portiere patavino Dini urla.

Mandorlini urla e bestemmia.

Un collaboratore di Mandorlini bestemmia e basta.

Cadono per terra dodici santi.

Forse tredici.

Anche Sant’Antonio da Padova.

Ma la sfera è dentro.

L’arbitro Natilla di Molfetta fischia la fine.

È tutto vero.

Cesena di nuovo in serie B.

Contro tutti e contro tutto.

Malelingue comprese.

E a proposito di malelingue. Io me le ricordo ancora bene le dichiarazioni sfoderate dal Tabaccaio delle Vigne alla fine di quel 0-1 che valeva la cadetteria. “Oggi ho coronato il sogno più grande della mia vita – diceva a fine gara un sudatissimo Nicola Capellini – Ringrazio tutti. Sì, proprio tutti. Anche coloro che, negli ultimi due anni, mi hanno tirato della gran merda addosso dicendo che Capellini non era degno di indossare questa maglia in serie C. Se sono riuscito a portare in B il mio amato Cesena, se in questi play-off sono riuscito a segnare ben 4 gol, se l’altro giorno la società mi ha rinnovato il contratto sino al 30 giugno 2023 regalandomi anche un piccolo aumento e tre bei cofanetti pieni di meravigliosi prodotti dell’Orogel, il merito è anche dei miei hater. Sono stati proprio loro, con le loro critiche infarcite di cattiveria, a far venire fuori il miglior Capellini di sempre. È proprio vero, le favole esistono. E non è mica finita qui. A 30 anni, io, non ho mica smesso di sognare…”

Neanche noi, caro Nicola.

Neanche noi.