Modesto perderà la sua panchina: ora bisogna ‘solo’ capire quando…

Se si va ko pure a Trieste può tornare di moda il nome di Bisoli. In tutti i casi, a fine stagione, sarà divorzio con l’Uomo di Crotone. Ma se il Cesena non gira la colpa non è solo del mister…
23.01.2020 09:15 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Modesto perderà la sua panchina: ora bisogna ‘solo’ capire quando…
© foto di Luigi Rega

 • Quelli che… hanno visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. Raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannoiser. Un gol su azione di Butic. Una millimetrica chiusura difensiva di Sabato. Un lancio di 50 metri di Franco. Un cambio azzeccato di Modesto. Una ficcante incursione di Zecca. Una bestemmia del Conte. Un tesserato del Cavalluccio ospite di TifoCesena. Un’intervista di Patrignani su TuttoCesena…


 • Quelli che… non ne possono più del calcio – ehm ehm – champagne di Modesto. Dei giocatori fuori-ruolo. Di questa maledetta sterilità offensiva che sta togliendo il sonno a tutta la Romagna che vive a pane e Cesena. Di quei giocatori che, pur essendo tesserati per un club di Lega Pro, non sanno nemmeno tirare un fottuto calcio di punizione. Delle solite (noiosissime, incellofanatissime, banalissime) dichiarazioni post-gara di certi calciatori bianconeri…


 • Quelli che… sanno già che, indipendentemente dall’esito finale di questa stagione, a fine giugno Modesto sarà costretto a fare le valigie. Occhio che però, tale divorzio ‘forzato’ sull’asse Cesena-Crotone, potrebbe consumarsi anche prima. Molto prima. In caso di nuovo capitombolo bianconero in quel di Trieste, infatti, la panchina del seguace di Juric e Gasperini diventerebbe (nuovamente) a rischio. E un ‘certo’ Bisoli, signori, a percorrere in auto il tragitto Cesenatico-Cesena, ci mette 12 minuti di orologio. Forse anche meno…


 • Quelli che… entro la prossima estate vorrebbero i ritorni in riva al Savio del già citato Bisolone. Di Ricciardo. Di Alessandro. Di Recchi. Di Volta. Di Perticone. Di Tabanelli. E pure di Ligi. Ecco, ok l’amarcord. Ok i cavalli di ritorno. Ma a tutto c’è un limite. Ligi no, per favore. Anche se poi, a voler essere proprio sinceri, uno come Ligi, al Cesena di oggi, farebbe maledettamente comodo. Quel giornalista (pardon, quel giornalaio) di Cesena, quello del cartello ‘Fermate Ligi!, si sbagliava di grosso. Aridatece Ligi! Subito! Vi prego! Vi scongiuro!