La Grande Vergogna

Il Cesena, mercoledì sera, dovrà cercare ad ogni costo di vendicare la più grave (e vergognosa) sconfitta di sempre della lunga storia bianconera. Intanto Satalino & Company…
19.10.2020 10:15 di Flavio Bertozzi   vedi letture
La Grande Vergogna

 • Quelli che… anche a Gubbio hanno visto un Bortolussi cinico e spietato, un Petermann rivedibile e un Satalino da film horror. Quelli che hanno ancora davanti agli occhi la gemma partorita a sorpresa da Collocolo, i guizzi del ritrovato Russini, la smorfia di dolore del ‘solito’ Caturano (ahia!), la rissa da saloon nata in mezzo al campo dopo il triplo fischio finale (ma il ‘rosso’ regalato a Capellini?!)
 • Ma anche quelli che… si sono già scordati di quello che è successo ieri in terra umbra. Perché il vento – lo diceva anche l’Orchestra Casadei, tanti anni fa – cancella dalla sabbia i ricordi, anche quelli più recenti. Perché il futuro è già adesso. Dietro l’angolo. E quel futuro ha un nome che, solo a pronunciarlo, fa paura. Tanta paura. Almeno in riva al Savio. Almeno nelle terra del liscio


Ed allora, visto che il ‘temibile’ Fano sta per sbarcare di nuovo al Manuzzi, permettetemi di fare una considerazione…


Se tifi per il piccolo Cesena lo sai benissimo che puoi perdere 6-1 a Torino contro la Juventus di Zoff. Che puoi prendere cinque gol in casa dall’Inter di Klinsmann. Che puoi venire triturato all’Olimpico dalla Roma di Totti. Se ti chiami Cesena ci sta anche prendere cinque pappine a Modena contro il Sassuolo di Troianello. O venire umiliati dalla Pro Vercelli di Raicevic. Beccare però 4 gol in casa da un Fano fanalino di coda del campionato di Lega Pro, per giunta reduce da otto (ripeto: OTTO!) sconfitte consecutive, non ci sta. Per nessuna ragione al mondo.

Ecco perché, fra poco più di 48 ore, nel semivuoto catino dell’ex Fiorita, il Cavalluccio avrà un buon motivo in più per battere i marchigiani: vendicare quella che, a mio Modesto – ehm ehm – parere, resta la sconfitta più grave DI SEMPRE della lunga storia bianconera. Un terrificante 0-4 interno che, se nel mondo ci fosse ‘solo’ un po’ più di buonsenso, quella notte di dicembre 2019 avrebbe dovuto portare – con un mese e mezzo di anticipo rispetto a quanto accaduto poi nel post gara di Triestina-Cesena – all’esonero del (già) colpevolissimo Uomo di Rende.


 • Quelli che… la pensano come me. Oggi come ieri
 • Ma anche quelli che… diranno (anche questa volta) che ho detto una boiata pazzesca


Non chiedermi chi erano i Beatles. E nemmeno chi erano i Rolling Stones.
Chiedimi invece chi erano Barbuti, Di Sabatino e Kanis