C’è Putin. C’è l’Enel. C’è Gegia. C’è Ilary. Poi però c’è anche il Cesena

All’orizzonte, anche per noi romagnoli, si intravedono mesi d’inferno. Epperò il Cesena dà segnali di risveglio. Ed allora c’è chi spera (stupidamente?) di ‘consolarsi’ con una folle remuntada bianconera…
11.10.2022 12:30 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
C’è Putin. C’è l’Enel. C’è Gegia. C’è Ilary. Poi però c’è anche il Cesena

All’orizzonte, per noi comuni mortali, si intravedono mesi duri. Durissimi. Mesi d’inferno. Mesi pieni di brutti presagi al gusto di letame e di disperazione. Le bizze di Putin, la minaccia di un terrificante olocausto nucleare, le bollette (anche) dell’Enel e di Hera che impazziscono sempre di più, le docce di un minuto scarso, le serate al freddo e al gelo, il metano per auto che schizza a cinque euro al litro, le piccole botteghe (ma non solo…) che chiudono i battenti, le solite bugie partorite dai reggenti (di Governo) di turno, il nuovo abominevole singolo di Tiziano Ferro, le porcate sfoderate (anche) da Gegia e da Pamela Prati dentro la Casa del Grande Fratello Vip, il Mondiale senza gli azzurri di Mancini, Totti ed Ilary che si sfanculano ad oltranza, Chiara Ferragni che parla di inclusività al Festival di Sanremo, i soliti pezzi nostalgici di Bertozzi su Bisoli e Castori: insomma, bene ma non benissimo.

E poi, a tormentare ulteriormente le vite dei romagnoli che vivono da sempre la loro vita in bianco e nero, c’è anche il Cesena di Toscano. Che, lo scorso 4 settembre, era partito per vincere il campionato. Ma che, dopo 7 giornate di campionato, si ritrova con appena nove mattoncini in cascina. A 6 punti dal trio di testa formato da Reggiana-Siena-Fiorenzuola. Gonfio di lacune, di ansie, di dubbi, di abominevoli esterni di sinistra che non sanno ‘alzare’ la palla e di paure mostruose. Sì, paure mostruose. Perché se da un lato è vero che questo Cesena è in continua crescita (anche ieri sera al Franchi, De Rose & Friends, hanno confermato con i fatti che forse l’uscita dal tunnel della crisi è vicina…), dall’altro lato è anche vero che in classifica davanti al Cavalluccio ci sono ben nove squadre. NOVE

Putin. L’Enel. Hera. Gegia. Totti. La Ferragni. E non solo. Si prospettano tempi duri (anche) per i romagnoli. Durissimi. D’inferno. Epperò c’è il Cesena che, piano piano, timidamente, comincia a crescere. In ogni zona del campo. Piccole cose, sia chiaro. Perché - faccio tre semplici esempi - il gioco ancora latita, davanti (indipendentemente dalle porcate arbitrali) si fa ancora fatica a buttarla dentro e la condizione atletica di qualche big (o pseudo-big) è ancora da rivedere. Però intanto il Cesena ha smesso di fare figuracce. Ed allora, tra il tg di Rai 1 che ci prospetta una Guerra Atomica Globale e il tg di Canale 5 che ci informa che il costo dell’energia elettrica triplicherà a stretto giro di posta, nel cuore di ogni tifoso bianconero resta intatta una piccola ‘grande’ speranza: quella di assistere a una folle remuntada del Cesena. Arbitri (e nuove fratture) permettendo, si intende.


PS 1: Quelli che… sognare (ancora) in grande non costa nulla. Giusto?
PS 2: Quelli che… del Problema Calderoni se ne sono accorti anche in Rai. E a Cesena?