Time goes by so slowly for those who wait

05.08.2022 20:00 di Stefano Severi   vedi letture
Time goes by so slowly for those who wait
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

C'è un Cesena a due velocità, dentro e fuori il rettangolo verde (ve ne avevamo già parlato qui). Se dentro al campo si rischia di dover erigere un monumento a Toscano per la costruzione della squadra e la gestione del gruppo, dentro agli uffici della società bianconera la frenesia è tanta perché ancora numerose sono le scadenze da rispettare.

Capitolo stadio. La scadenza più importante è quella relativa alla fideiussione decennale necessaria per utilizzare l'Orogel Stadium Dino Manuzzi e gli impianti del Rognoni di Villa Silvia. I vecchi soci utilizzavano una fideiussione assicurativa accesa presso Axa da uno dei componenti (nonché socio della holding), Roberto Ghetti e l'opzione naturale sarebbe stata il rinnovo della stessa anche da parte della nuova proprietà americana. Tale offerta è stata però scartata - gli americani hanno naturalmente il diritto di tracciare una linea netta col passato e intraprendere nuove strade - salvo poi accorgersi che ottenere una fideiussione per una società appena costituita (e con capitali esteri) non era così semplice. Sono state valutate quindi diverse ipotesi, alcune anche presentate in Comune, però giudicate non rispondenti alla disciplina contrattuale vigente. 

Nonostante certe veline rilanciate anche nella giornata odierna, ad oggi nessuna fideiussione formale è ancora giunta a Palazzo Albornoz. La scadenza è lunedì ma difficilmente si riuscirà a stipulare e depositare una polizza entro quella data: il piano B dei soci americani, per certi versi anche quello più doloroso, è il deposito di 200mila euro nelle casse comunali a titolo di cauzione. Tale somma potrà essere sbloccata qualora il Cesena riesca a depositare una fideiussione con scadenza decennale.

Capitolo Martorano. I grattacapi del Cesena però non finiscono certo con lo Stadio e Villa Silvia. La società bianconera è impegnata in una corsa contro il tempo per trovare campi da gioco e da allenamento per tutto il settore giovanile. La trattativa per i campi di Gambettola sembra essersi arenata, con il Cesena che reputa troppo oneroso l'affitto dei terreni. Resta Martorano, già utilizzato in gran parte dalla squadra femminile e dalle giovanili del Cesena Fc e solo in minima parte dall'Accademia Calcio Cesena (ancora facente capo ai vecchi soci). L'affitto versato ai proprietari del centro sportivo di Martoranello è di 120mila euro all'anno, ma 30 di questi sono coperti da sponsorizzazione e una quota è versata anche dalla stessa Accademia Calcio, per cui la parte in carico al Cesena FC è decisamente inferiore a quanto scritto in passato.

Entro la prossima settimana (11 agosto per la precisione) il Cesena FC dovrà risolvere alcune pendenze burocratiche molto importanti relative a Martoranello, con il rischio che i cancelli vengano chiusi in caso di mancato accordo: sarebbe un segnale bruttissimo per la nuova società. Per prima cosa va rinnovata la fideiussione anche per l'affitto e l'utilizzo dei campi in questione quindi, in seconda battuta, va presentato un piano di manutenzione delle strutture che spetta contrattualmente all'affittuario ma al momento non presente. Da Martorano fanno notare che l'estate è il periodo dell'anno in cui giardinieri e manutentori sistemano campi e strutture, rinnovano i locali e preparano la stagione: nulla di tutto ciò è ancora avvenuto nell'estate 2022.

Una volta sistemata la questione fideiussione il proprietario del centro sportivo di Martorano si è dichiarato disponibile anche a ridiscutere il contratto di affitto di Martoranello ma per il momento dal Cesena FC sono arrivati sempre dinieghi. Anche in questo caso l'attesa sarà breve: in settimana sarà accordo o serrata dei campi.

Passaggio di quote. L'ultimo atto della trattativa tra vecchi e nuovi proprietari del Cesena FC ha come campo di battaglia quel 40% di quote che dovrebbe passare in mano statunitense. Lewis aveva ad inizio luglio dichiarato che avrebbe completato l'operazione entro la fine del mese, salvo poi essere clamorosamente smentito dai fatti: al 5 di agosto la firma ancora non c'è. La trattativa è stata molto tesa e tra i motivi della contesa c'erano anche i debiti fatti nel mercato di riparazione dello scorso campionato, svolto interamente da Massimo Agostini e non da Moreno Zebi. La novità delle ultime ore è che sembra sia stato finalmente raggiunto un accordo di massima circa le modalità e i tempi del passaggio di quote ma i vecchi soci preferiscono mantenere il profilo basso per timore di nuovi colpi di scena dell'ultim'ora.