Zebi presenta gli ultimi acquisti: “Pierini è un patrimonio del club, con Yabre ho accontentato Viali”

L’ex Sassuolo pare voglioso di riscattare una carriera che sin qui non è ancora decollata. L’esterno della Spal dice di ispirarsi a Mendy del Real.
09.09.2021 18:00 di Giacomo Giunchi   vedi letture
Zebi presenta gli ultimi acquisti: “Pierini è un patrimonio del club, con Yabre ho accontentato Viali”

In attesa di conoscere Pogliano (e, chissà?, forse qualche ultimo acquisto a puntellare l’attacco…) oggi in conferenza stampa sono stati presentati Moustapha Yabre e Nicholas Pierini. Entrambi hanno già debuttato con la maglia bianconera, Yabre alla prima giornata contro il Gubbio mentre Pierini domenica scorsa a Lucca.
Come sempre, ad introdurre gli ultimi arrivati ci ha pensato il direttore Moreno Zebi: “Sono due ragazzi che avete già avuto modo di vedere e apprezzare in campo durante la scorsa partita. Yabre è un giocatore in prestito annuale, del 2002, di proprietà della Spal; è molto giovane, ma ha le caratteristiche appropriate per dare un grande contributo alla nostra causa. Qualità che ben si sposano con la richiesta tecnico-tattica del mister, sono contento di aver realizzato questa opportunità.
Pierini invece è una patrimonializzazione del club. L’obiettivo è dotarsi di giocatori di qualità tecnica e per creare valore. Sono molto contento che abbia accettato la nostra proposta, è stata una trattativa molto lunga. Sono un grande apprezzatore di Nicholas e sono molto contento che sia qui. Entrambi devono completare un percorso di crescita fisica per arrivare a ritmo gara”
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Comincia a presentarsi il terzino in arrivo da Ferrara: “Sono molto contento di essere qui a Cesena, dove ho trovato un bellissimo ambiente e dove posso crescere molto. Darò il massimo e cercherò di aiutare la squadra a fare il meglio possibile. L’esordio è stato una bella emozione, all’inizio c’era un po’ di tensione ma poi giocando è passata. Esterno di centrocampo? Preferisco partire da dietro. Se devo fare anche l’esterno posso farlo senza problemi.  Mi ispiro a Mendy del Real Madrid, ha forza e si propone molto in fase offensiva. Nel passato mi hanno paragonato ad Asamoah per la struttura fisica. Spero di prendere spunto anche da lui e di migliorare”.
C’è qualche retroscena particolare su cosa gli abbia detto il mister all’intervallo dell’ultima gara, prima di toglierlo dal campo? A quanto pare no… “Viali negli spogliatoi? non mi ha detto niente. Nel primo fallo che ho commesso non ci stava il giallo; nel secondo ho rischiato il rosso, il mister ha fatto bene a sostituirmi per il bene della squadra”.

Dopodiché è la volta di Pierini, arrivato in riva al Savio per fermarsi a lungo: “Ho accettato la proposta del Cesena perché è una piazza molto importante. Ormai a Sassuolo ero messo da parte dalla società, mi ero stancato di questa situazione. La cosa più importante è giocare e fare il più partite possibili, divertendomi. Il modulo? Non mi cambia particolarmente, mi piace anche il 4-4-2. Il paragone con Berardi? Fa solo che piacere. Sono molto contento di essere paragonato a lui. L’ho conosciuto, è un bravissimo ragazzo solare”.
Come mai la carriera di un giocatore che veniva descritto come veramente promettente non è ancora decollata? “Il mio mancato salto di qualità? Il calcio è fatto di scelte. Ho spesso avuto problemi con il mister a Spezia e inoltre la scelta di andare a Cosenza si è rivelata sbagliata. Tutti gli altri anni sono stati sotto le aspettative, a parte forse Modena. Ora l’unico problema è tornare a ritmo gara. Sono indietro rispetto ai miei compagni, ma entro due settimane dovrei essere al top della forma. Spero già di star bene domenica comunque (ride, ndr).
Quali sono l’obiettivi personali che Pierini si pone? “Traguardi? Non parlo di traguardi perché secondo me si costruiscono giorno dopo giorno. Ora come ora siamo un’ottima squadra e possiamo fare un ottimo campionato. Ho avuto molta sfortuna in questi ultimi anni. Voglio tornare a giocare e a mettermi in mostra qui a Cesena. Con Zecca nel Sassuolo primavera ci cercavamo sempre a vicenda. Sono molto contento di ritrovarlo. Ruolo preferito in attacco? Li ho fatti tutti, non ho problemi sullo schieramento”.
Quanto è stato condizionato nella sua carriera nell’essere l’erede di Alessandro Pierini, ex tra le altre di Fiorentina, Parma e Udinese? “Essere figlio d’arte? Con mio padre ho un rapporto molto tranquillo riguardante il calcio, ma mi è sempre stato molto d’aiuto, criticandomi e sostenendomi”.