Cesena in Paradiso. Rimini all’Inferno
Sei un miracolo
Mi dai il coraggio per stare dove sto
Sul ciglio di un equilibrio che non ho
Lo ricordo bene.
Anzi, benissimo.
Era il 28 marzo 2004.
Sì, domenica 28 marzo 2004.
Una vita fa.
Forse qualcosina in più di una vita fa.
Radio Studio Delta passava Sei un Miracolo di Daniele Groff. Michel Schumacher tingeva ancora regolarmente le nostre domeniche di Rosso Vittoria. Silvio Berlusconi era (più che mai) al Governo. Il sottoscritto aveva molto più coraggio e molti più capelli da investire. E il mondo della pedata nostrano era – sigh, bei tempi quelli… – meno incellofanato. Meno resiliente. Meno lobotomizzato. Meno politicamente corretto.
Una vita fa, per l’appunto.
Quel 28 marzo 2004, al Manuzzi, non andò in scena una partita.
No, quel giorno al Manuzzi andò in scena La Partita.
Chi quella domenica era alla Fiorita, sa bene di cosa sto parlando. Chi quella domenica non c’era, invece, non può capire.
No, non può capire.
Minuto 38: Bocchini devia nella sua porta un cross di Bravo.
Minuto 45: Floccari si beve tutta Cesena e provincia e sigla il raddoppio per il Rimini.
Gelo.
E brividi.
Sì, brividi bianconeri.
Anche se, quel 28 marzo 2004, profumava terribilmente di primavera.
Sembrava finita, per il Cesena.
Sembrava, per l’appunto.
Mai dare nulla per scontato a Cesena.
Mai.
Soprattutto se, sulla panca del Cesena, c’è seduto un ‘certo’ Castori.
Minuto 76: Biserni riapre il match, proprio sotto una Curva Mare già listata a lutto.
Minuto 78: Confalone, pochi istanti prima di rischiare di rompersi l’osso del collo sopra un cartellone pubblicitario, la butta ancora dentro.
Minuto 80: Cavalli decide di fare lo ‘sborone’ e mette il sigillo su una domenica da incorniciare. Su una domenica irripetibile.
Tutto in quattro minuti.
Tutto.
Pazzesco.
‘Caro Bertozzi, quel gol rifilato al Rimini me lo sogno ancora la notte...’ mi dice sempre il mio amico Cavalli. Pure io caro Simone, ogni tanto, tra un bel paio di tette e un abominevole conguaglio di Hera spa, la notte mi sogno ancora quel gol. Perché quel 28 marzo 2004, in riva al Savio, si è fatta la Storia. Perché quel 28 marzo 2004, nella città dei Tre Papi, è andato in scena un film dentro il film. Un film che, a (quasi) 19 anni di distanza, continua ancora a farmi (anzi, a farci) emozionare. Come la prima volta.
Felicità.
E brividi.
Brividi bianconeri.
28 marzo 2004: Cesena in Paradiso e Rimini all’Inferno.
Miracolo.
Miracolo vero.
Miracolo ‘targato’ Cavalluccio.
Sei un miracolo
Mi dai il coraggio per stare dove sto
Sul ciglio di un equilibrio che non ho
Ah, a proposito: ma dove cavolo è finito Daniele Groff?
Chiedo per un amico.