Mignani: “Non vedo perché dovremmo avere meno motivazioni del Mantova”

Mancano quattro giornate al termine e il Cesena vuole regalarsi un finale di stagione sereno e convincente. Per farlo deve invertire una tendenza che dice che i bianconeri non agguantano una vittoria da ormai e due mesi ed è dalla stessa gara, cioè contro la Salernitana, che Shpendi &Co non realizzano più di una rete nella stessa partita. Quella di domani può essere la giornata più giusti per frantumare questi record poco felici, perché al Mantova - peggior difesa del campionato cadetto con cinquantatré gol al passivo - mancherà ben più di una pedina nel reparto difensivo.
Questo il commento dell’allenatore del Cesena, Michele Mignani, nella conferenza stampa pre-partita: “Per ottenere una vittoria serve portare tantissime motivazioni in campo, soprattutto quando affronti una squadra che gioca davanti al proprio pubblico e a cui servono punti per la salvezza. Comunque non vedo un motivo per cui noi non dovremmo avere gli stessi, se non più alti, stimoli rispetto all’avversario… non siamo ancora salvi, quindi la prima richiesta che verrà fatta ai ragazzi sarà quella di portare in campo grandissime motivazioni. Quando una squadra non vince evidentemente qualcosa manca… in alcune partite non abbiano nemmeno giocato in undici per tutta la partita e in altre ci siamo andati vicino e non è mai semplice motivare il perché una vittoria non arriva. Prima di tutto bisogna volerla a tutti i costi”.
È anche da sottolineare però che i virgiliani, nelle ultime quattro giornate, hanno sempre segnato due gol ottenendo sette punti nelle medesime. Una squadra tutt’altro che in un periodo negativo di forma. “Il Mantova ha in rosa giocatori di categoria e che hanno vinto campionati di Serie B da protagonisti. Hanno un’organizzazione di gioco molto collaudata, con un allenatore che in questi anni sta facendo emergere il frutto del proprio lavoro. Quando giochi contro il Mantova devi essere al massimo sotto l’aspetto fisico e psichico, perché hanno una continuità di palleggio e una qualità nei movimenti alla ricerca dello spazio che dovremo essere bravi ad assorbire non solo fisicamente, ma anche ragionando. La sfida sulla carta è complicata, ma alla fine c’è un pallone e due porte e quello che conta è fare un gol più degli altri”.
Nel 2025 i bianconeri hanno disputato quattordici gare e hanno segnato solo quindici reti (lo stesso numero dei gol subìti). Su tale dato hanno influito le varie assenze degli attaccanti a disposizione del tecnico genovese, il quale anche domani non li avrà tutti a disposizione. “Mi aspetto tanto da tutti i giocatori, non solo dagli attaccanti… abbiamo avuto carenze numeriche dovute a problemi e infortuni e anche domani ci mancherà Russo: alla fine quel problemino che si trascinava da una ventina di giorni non è ancora risolto, quindi anche domani non avremo il reparto offensivo al completo. Dobbiamo avere la capacità di sopperire a queste situazioni, perché i gol si possono fare in tanti modi diversi. Anche Pieraccini e Ciofi non sono ancora posto e non pensiamo permetterci di rischiarli”.