VIVA L’AMERICA La solita (triste) barzelletta italiana

Le folli norme anti-Covid, Sanremo che dimentica Raoul Casadei, la Curva Mare mezza vuota: qui c’è poco da stare allegri! Ed allora meglio ‘puntare’ su Lewis ed Aiello…
31.01.2022 12:10 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
VIVA L’AMERICA La solita (triste) barzelletta italiana

La solita (triste) barzelletta italiana. La solita (tristissima) buffonata ‘targata’ Bel Paese. O meglio, ex Bel Paese. Perché questo Stivale infestato (anche) da politici cialtroni e da virologi che non ne azzeccano una, di bello, ormai ha davvero poco. O mi sbaglio?

Dunque anche ieri per Cesena-Olbia, nel (sempre più) triste catino del Manuzzi, in ossequio alle sempre più ridicole norme anti-Covid, capienza dello stadio ridotta al 50%. Posti a scacchiera. E spocchiosi steward trita-coglioni a caccia di gente con la mascherina abbassata (pure il Bisolone da Porretta Terme, presente in Tribuna, è stato richiamato all’ordine). Ed eravamo all’aperto. All’apertissimo. Da domani sera invece, al Festival di Sanremo, nell’angusto Teatro Ariston - più ‘chiuso’ di così si muore… - la capienza sarà incredibilmente al 100%, sempre con spettatori muniti di Super Green Pass e Ffp2. Bene, ma non benissimo. Senza poi contare il fatto che, al Festival di quest’anno, hanno deciso di omaggiare in modi diversi Franco Battiato, Raffaella Carrà e Milva. Ma non Raoul Casadei, morto anche lui nel 2021. E – per via della sua partecipazione al Sanremo 1974, ma non solo – più che mai meritevole di un omaggio su questa Riviera dei Fiori troppe volte irriconoscente verso alcuni suoi figli musicali VER-GO-GNO-SA-MEN-TE considerati di Serie B.

Serie B che continua ad essere nel mirino di questo Cesena a stelle e strisce. O subito quest’anno (tramite  la malefica roulette dei play-off, s’intende) o nel 2023 (tramite promozione diretta): sul fronte Salto Verso l’Alto hanno le idee piuttosto chiare, Lewis ed Aiello. Lewis ed Aiello che, in attesa di poter sognare (davvero) in grande, proprio ieri sono riusciti a gustarsi la loro prima (rotonda, convincente, meritata) vittoria da padroni del vascello bianconero. Il bis di Pierini, il ritorno al gol di Caturano, il ritorno in campo del preziosissimo Rigoni, il buon debutto di Pittarello, la porta di Nardi rimasta ancora imbattuta per la 14esima volta in questa stagione: questo 3-0 ha regalato tante liete novelle al popolo bianconero. Popolo bianconero che, dopo aver digerito a fatica la terribile Caporetto pre-natalizia di Gubbio e il risicato pareggio interno al gusto di delusione con la Viterbese, aveva una voglia matta di tornare a sorridere. Di tornare a vedere il bicchiere mezzo pieno. Di tornare a credere in questo complicato ma ambizioso progetto ‘targato’ America. Dunque, lunga vita agli americani. A Lewis. Ad Aiello. A Commisso. E pure alla zia a stelle e strisce di Achille Lauro.


PS: Quelli che… perché Sanremo è Sanremo. Quelli che… perché il Cesena è il Cesena. Quelli che… non ce la fanno più a vedere quella Curva Mare così vuota e desolata. Quelli che… non vedono l’ora di vedere all’opera la new-entry Frieser. Quelli che… ogni tanto vogliono vedere il corteggiatissimo Berti in campo dal 1'. Perché Bergomi, a 18 anni, ha vinto un Mondiale. E qui siamo soltanto in quella palude chiamata Serie C…