Tanti auguri, Cavalluccio! Conserva di nascosto sempre lo stesso smalto
“Chi prende i sessanta, chi arriva agli ottanta”… e chi agli ottanta c’è già arrivato da un po’. Buon compleanno, caro Cesena.
Mica poche, ottantatré primavere! Gli acciacchi dell’età oggi hanno voglia di farsi sentire: siamo lontani dai fasti di Cesena-Magdeburgo 3-1, la sin qui unica gara di Coppa UEFA (1976-1977) disputata alla Fiorita. È vero, si tratta di un’eliminazione (all’andata arrivò una sconfitta per 3 a 0), ma resta pur sempre una vittoria europea, impreziosita sia dal valore degli avversari, sia dal livello altissimo della competizione continentale, privilegio dell’elite dei club europei. E non solo il Cavalluccio ne ha fatto parte ma si è persino tolto la soddisfazione di vincere una partita.
Fortunatamente siamo ben lontani anche dal periodo più nero. Estate 2018: il destino dell’AC Cesena è ormai segnato. L’allora presidente minaccia di farla finita con una lettera spedita tramite mail a varie testate giornalistiche in cui alterna accuse a politici e imprenditori, minacce (disattese) di farla finita e persino frasi apparentemente sconnesse (i famosi ristoranti di pesce trovati chiusi). Il dramma sportivo (per i tifosi) e umano (per dipendenti e fornitori) si trasforma in farsa agli occhi dei media nazionali.
Sarebbe bello poter raccontare di esserci lasciati alle spalle quella maledetta estate del 2018. Invece, caro Cesena, ti troviamo al quarto anno consecutivo di una Serie C che anche questa volta è stata vinta da qualcun altro… Ma c’è una storia che non finisce qui. La tua lunga storia, intrisa di imprese inaspettate e di qualche doloroso capitombolo, che hai il dovere di continuare.
Gli imminenti play-off rappresentano la solita indecifrabile incognita. Non sappiamo se tra un anno saremo ancora qua a festeggiare il tuo compleanno in Lega Pro. Non sappiamo in che categoria sarai tra un anno, contro chi si giocherà a fine aprile e non sappiamo se sarai riuscito a continuare la tradizione vincente degli Alberto Rognoni, dei Dino Manuzzi, degli Edmeo Lugaresi.
Però dai, non disperarti. La vita è ancora lunga. Lunghissima. Te lo possiamo assicurare: non ti stai incamminando - come qualcuno crede, come qualcuno spera - sul viale del tramonto. Perché, se è vero che ci sono tante cose che ora non possiamo sapere, sappiamo però che comunque vada la tua gente sarà a ripartire e costruire tutto di nuovo. Senza paura, anzi, con rinnovato entusiasmo.
Auguri Cesena, e che questo sia il regalo più bello per te. La presenza e il calore della tua città, della tua Romagna e dei tuoi tifosi. Tutto il resto passerà, questo calore no.