Il Cesena che (ri)parte. E gli Americani che (ri)pagano

Il carrozzone cadetto sta per riaccendere i propri motori. E (anche) il Cavalluccio ha già allacciato le cinture di sicurezza…
20.08.2025 17:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Il Cesena che (ri)parte. E gli Americani che (ri)pagano

Dunque si riparte. Massì, si riparte. Da qualche (più o meno) grande certezza al sapore di continuità. Da qualche più che lecito dubbio al gusto (anche) di spending review. Da qualche inquietante rebus al sapore – sigh – di calciomercato. Con in testa un solo ed unico grande imperativo: salvarsi. Mantenere la categoria. Evitare la discesa in quella palude letamosa ‘chiamata’ Serie C. Dunque si riparte. Massì, si riparte. Dalla conferma di mister Mignani in panca, ovviamente. Dal chiacchieratissimo avvicendamento tra Artico e Fusco dietro la scrivania. Dal ‘solito’ calore umano del Manuzzi. Con in tasca una certezza monolitica, granitica: riuscire a migliorare l’ottimo 7° posto arpionato nella scorsa stagione cadetta non sarà un’impresa affatto facile. Dunque si riparte. Massì, si riparte. Dalle parate del sempre più lanciatissimo Klinsmann, dalla grinta provinciale di capitan Ciofi, dalla freschezza atletica di Francesconi, dal talento (spesso incompreso) di Berti, dai gol (e dalle paure) di Shpendi, dalle lacune strutturali di Celia e Piacentini, dalle paturnie di Bastoni. Ma anche dalla versatilità di Bisoli Junior, dai centimetri di Zaro, dalla romagnolità del cavallo di ritorno Arrigoni, dalla voglia di riscatto di Frabotta, dalla voglia di sorprendere di Blesa e Olivieri. Dunque si riparte. Massì, si riparte. Da questi Americani che probabilmente – ahia! – non hanno la forza economica per poter alzare ulteriormente l’asticellA. Da questi Americani che continuano a gestire il Cesena da casa, dagli Stati Uniti, in smart working. Da questi Americani che però, non scordiamoci mai di questa cosa, sono ancora qui. Qui. Al timone di comando del Cesena. A pagare sempre regolarmente gli stipendi e i fornitori. Che, con i tempi (grigi, grigissimi, neri, diciamo pure marroni…) che corrono nell’ex dorato mondo della pedata nostrana, non è una cosa affatto scontata. No, non è una cosa affatto scontata. Meditate gente, meditate. E buon campionato a tutti. Ma proprio tutti, eh. A tutti. Anche ai gufi. Ai pessimisti ad oltranza. Ai permalosi. E ai doppiosciarpisti.