Mindfulness

28.05.2023 00:48 di  Stefano Severi   vedi letture
Mindfulness

1. Un po’ di calcio fa bene al cuore. Aiuta a tornare, a piccoli passi, verso la normalità. Ancora con la morte dentro per quello che è successo alla nostra Romagna la scorsa settimana.

2. Oggi gli ultras non erano presenti al Menti – hanno preferito restare in Romagna per spalare – e molto dignitosamente nessuno tra i supporter bianconeri saliti a Vicenza ha deciso di esporre la propria bandiera o striscione.

3. Non c’era in effetti nulla da mostrare se non il dolore che ci ha colpito. Impossibile anche per chi è rimasto a casa non voltarsi e vedere un amico, un parente, un compagno che in questi giorni difficili non abbia combattuto col maledetto fango.

4. E allora ci facciamo forza e guardiamo avanti. Magicamente non si risolverà tutto, non andrà tutto bene, non sconfiggeremo per magia alluvioni, frane e Von del Leyen, ma concentrarsi ancora qualche giorno sul calcio e sul nostro Cesena aiuterà.

5. Allora veniamo al pareggio, che potremmo definire bisoliano, di Vicenza. I padroni di casa avevano sicuramente più ritmo nelle gambe mentre gli ospiti scontavano l’assenza del proprio bomber Corazza: ne è nata una partita brutta e con poche occasioni.

6. Il Vicenza potrebbe averla spuntata ai punti grazie al palo colpito nel finale – e se fossimo stati alle Olimpiadi i biancorossi avrebbero vinto anche un paio di medaglie nel tuffo da trampolino in area di rigore – ma questi play-off sono una partita a scacchi, da giocare in 180 minuti con gambe e testa.

7. In questa partita a scacchi ora tocca ai veneti cercare la mossa da scacco matto, ovvero il Vicenza dovrà venire al Manuzzi costretto a cercare il gol e quindi ad abbandonare l’atteggiamo prudente dell’andata.

8. In campionato abbiamo visto quanto il Cesena faccia fatica a segnare contro le squadre che giocano per chiudersi mentre, al contrario, quanto si trovi a suo agio quando l’avversario vuole a tutti i costi vincere.

9. Tutto questo farebbe propendere i favori del pronostico dalla parte del Cesena, se non fosse per un unico, grande, anzi enorme, punto interrogativo: la tenuta mentale della squadra.

10. Per arrivare alla fine di questi playoff non serve essere i più forti ma occorre avere i nervi ben saldi, per evitare di ripetere il cammino della Reggiana un anno fa o del Modena di quello prima. Sarà necessario vivere consapevolmente il momento della partita di ritorno, senza ansie dettate dai troppi pensieri: è tutto lì.