L’ultimo sorriso nel derby. Borello: “Nella mia testa ho ancora il boato del Manuzzi”
L’ultimo sorriso nel derby porta la sua firma e, nonostante siano passati ormai cinque anni Giuseppe Borello, non ha dimenticato il boato del Manuzzi al minuto trentacinque di Cesena-Modena. Il gol dell’esterno calabrese consegnò i tre punti al Cavalluccio regalando ai tifosi bianconeri un sorriso, lo stesso che vorremmo rivedere venerdì sera.
24 novembre 2019, minuto 35 di Cesena-Modena: Capellini le serve un bel pallone e di sinistro batte Gagno per l’1-0 che rimarrà tale fino al fischio finale…
“Sono passati cinque anni, ma il ricordo c’è ancora ed è molto bello. Cesena-Modena è una gara molto sentita, si gioca davanti ad un grande pubblico e trasmette emozioni forti. Ricordo che Capellini recuperò il pallone, lo scambiammo e poi andai al tiro mettendo il pallone in porta: nella mia testa ho ancora il boato del Manuzzi. Regalare una grande gioia ha tifosi del Cesena mi ha reso davvero felice”.
Ritiene quel gol uno dei più importanti in carriera se non il più importante?
“Sicuramente è uno dei più importanti. La partita pesava, c’era una grande atmosfera ed un clima adrenalinico: sono momenti che tutti vorrebbero vivere e io posso dire di aver deciso un derby sentito, è un bel ricordo”.
Il centro contro il Modena è sicuramente qualcosa di importante, ma la sua avventura a Cesena si è conclusa senza altri acuti. Ha qualche rammarico?
“La mia avventura a Cesena si divide in due fasi. Del primo anno sono molto contento, eravamo una squadra giovane con tanti ragazzi che poi hanno fatto strada in categorie superiori ed io ho giocato e dato il mio contributo. Il rammarico c’è per il secondo anno quando sono arrivato a gennaio e per via della pubalgia non mi sono espresso al massimo. Una cosa è certa però, a Cesena sono stato benissimo, ho conosciuto belle persone ed una tifoseria straordinaria come quella della Curva Mare”.
In serie B ha giocato a Crotone chiudendo la stagione con una retrocessione, cosa le ha insegnato quell’annata?
“La serie B è un campionato bellissimo, entri in campo con grandi stimoli perché il livello è più alto e non ci si può mai accontentare. Gli stadi sono sempre pieni e caldi, ti puoi mettere in mostra e questo ti spinge a dare qualcosa in più. L’insegnamento che mi porto dietro è proprio questo”.
Dopo quell’esperienza è volato in Ungheria, all’Ujpest, che stagione ha vissuto all’estero e perché ha deciso di tornare?
“Ho voluto provare qualcosa di nuovo ed è stata un’esperienza positiva, ho conosciuto un’altra cultura arricchendo il mio bagaglio. Alla fine però il richiamo dell’Italia è stato più forte, ho avuto la possibilità di tornare ed a Monopoli ho vissuto una bella stagione. Mi sono rimesso in gioco, mi sono rilanciato”.
Oggi, dopo buone stagioni a Monopoli è arrivato a Benevento. Possiamo dire che il suo obiettivo è tornare a giocare in B?
“L’obiettivo è certamente quello di tornare in B vincendo con questa maglia. Sono arrivato in una grande piazza e in una grande società che merita il massimo
Guarderà Cesena-Modena? Che partita si aspetta?
“Sì, guarderò la partita venerdì e tiferò in particolare per Andrea Ciofi che è un amico, una grande persona. Naturalmente avrò un occhio di riguardo per il Cesena, ho passato un anno e mezzo bellissimo in bianconero e sarebbe bello risentire quel boato del Manuzzi che ho ancora impresso”.