Toscano ‘ringhia’: “Il campionato non è finito, dobbiamo crederci”

Dopo la sconfitta che realisticamente ha sancito la fine della rincorsa al primo posto, il Cesena non deve tirare i remi in barca nelle ultime partite.
25.02.2023 17:20 di  Simone Donati   vedi letture
Toscano ‘ringhia’: “Il campionato non è finito, dobbiamo crederci”

Mister Domenico Toscano non molla di un millimetro l’impulso verso il primo posto e pretende la massima concentrazione dai suoi giocatori contro il Fiorenzuola (domenica, ore 14:30): “L’amarezza per aver perso contro la Reggiana ci può stare,  ma non si può dire niente ai ragazzi che hanno fatto una partita di grande livello, dando tutto e mettendo in difficoltà la capolista. La parola d’obbligo, in questo momento, è ‘crederci’, perché dieci partite sono tante ed il calcio è imponderabile: in una stagione precedente, a cinque partite dalla fine, mi hanno dato otto punti di penalizzazione e mi sono ritrovato da primo a terzo in classifica… Domani saremo chiamati a crederci, non a reagire”.

Il Fiorenzuola è reduce da un periodo a dir poco negativo… “Sarà una partita insidiosa: anche se non hanno fatto gli stessi risultati del girone d’andata, hanno la medesima identità, imprevedibilità e pericolosità. Quando ha fatto la prestazione, poi la squadra ha sempre portato a casa il risultato. Dopo la Reggiana, quella di domani sarà la partita più delicata del campionato: non dobbiamo perdere l’entusiasmo a prescindere da quello che può succedere, poi alla fine tireremmo le somme”.

Il punto sugli indisponibili: “Oltre a Coccolo e Zecca, abbiamo deciso di fermare Saber, che da un mese sta facendo infiltrazioni e punture… ha un problema agli adduttori e al pube che non gli permette di essere nemmeno al 70%. Mustacchio soffre di un problema al nervo sciatico e si è allenato solo due giorni, ma è convocato. Chiarello giocherà titolare. Contro la Reggiana non sono stato troppo prudente, anzi, forse non avrei fatto entrare Saber: rifarei tutte le scelte che ho fatto, perché era una partita che andava fatta così se abbiamo creato tanto e subito poco”.