Le pagelle di Cesena-Bari | Accenni di carattere… accenni…

Klinsmann 6 Bene sul tiro di Benali fermato in tuffo e sulle uscite alte, lascia invece ancora troppo a desiderare in fase di rinvio.
Ciofi 6,5 Soffre inizialmente le iniziative di Maita e compagni, poi trova l’equilibrio e la sicurezza sulla destra (dove ferma il temibile Obaretin), arata anche in avanti per apportare verve alla manovra. Sempre vivo e attento fino al novantacinquesimo.
Prestia 5,5 Un primo tempo impeccabile in primis sulle palle alte a cui fa seguito una ripresa con qualche disattenzione di troppo, vedi il bruttissimo rinvio con il pallone che rimane pericolosamente in retroguardia. Soffre il diciannove avversario Falletti e stringe i denti per il resto del match.
Mangraviti 5,5 Molto bene prima e dopo il gol subito, dove pecca tanto in marcatura sul marcatore avversario Favilli. Per il resto, come sopraccitato, la sua è una partita colma di interventi puntuali conditi da tanta decisione. Più equilibrio.
Adamo 5,5 Ammonito a tempo record (soli OTTO secondi dal calcio d’inizio!) per un fallaccio a gamba alta su Dorval tendente all’arancione, prosegue con tanti errori di sufficienza nella prima frazione. Con Ceesay non disponibile, rimane in campo per tutta la partita, disputando una ripresa di redenzione parziale che lo salva dalla bocciatura.
Tavsan 5 Atterrato e puntualmente chiuso dagli avversari, prova comunque qualche azione solitaria che però non porta a nulla di concreto. Una punizione in porta ma facilmente trattenuta da Radunovic, poi si dirige giustamente (e mestamente) verso la panchina. (Dal 62' Bastoni 5,5 Insacca quando l’arbitro aveva già abbondantemente fischiato il penalty a favore. Malissimo quando sul chiudersi del match passa il pallone in modo indecente nella propria area: fortuna che c’è Ciofi, a cui deve quantomeno una birra.)
Calò 3,5 Un rosso totalmente sconsiderato su Benali, steso con una gomitata in faccia intenzionale a pallone lontano, ne fanno chiudere la gara appena al 36esimo. Un episodio che fa paventare parecchie ombre sulla tenuta mentale del classe ’97, a cui Mignani dovrà fare rinunciare almeno per la trasferta di Catanzaro.
Francesconi 6,5 Il migliore del primo tempo, disputato a suon di palloni recuperati seguiti da ottime ripartenze, viene marcato molto più stretto da Benali e compagni dopo l’espulsione di Calò, riuscendo però a mantenere vivacità a centrocampo e soprattutto non sparendo dai radar. (Dal 71' Mendicino 5,5 Non il cambio che ci voleva, ottiene l’ammonizione e poco altro.)
Donnarumma 6 Si incaponisce a suon di finte sulla fascia di competenza, ma questa non è la Serie C e Favasuli e compagni lo fermano agevolmente. Nonostante ciò trova comunque per vie traverse il cross vincente, ma soprattutto spazza via il pallone dall’area piccola a porta sguarnita.
Antonucci 5 Spinto via senza mezze misure dai biancorossi, prova a lanciare Shpendi senza particolare successo. Qualche dribbling e triste passaggio tutt’altro che propositivo ne chiudono una prestazione che doveva, ma che non sa, di conferma. (Dal 62' Kargbo 6,5 Svolta la partita con due sprint, dall’ultimo dei quali nasce il penalty che raddrizza la partita del Cavalluccio. Augustus, perché solo ora?)
Shpendi 6 arte coi riflessi lenti, poi carbura e si piazza là davanti al meglio delle possibilità per i pochi palloni pervenuti dalle sue parti. (Dal 71' La Gumina 7 Entra in campo senza paura, e ancor più senza timore realizza un rigore pesantissimo da lui stesso guadagnato. La (possibile) svolta della sua stagione in bianconero.)
mister Mignani 6 La partenza è ottima, ma i suoi appena prendono gol palesano tutta la loro fragilità mentale, il rosso di Calò ne è evidente prova. Il collega Longo lo incarta per gran parte della gara ma, al contrario dell’andata, non riesce a impacchettarlo del tutto. E una volta tanto il mister riesce a svoltarla grazie ai cambi, con Kargbo e La Gumina che firmano il pareggio bianconero. Nota dolente il mancato ingresso di Berti, che ora rischia di diventare un caso.
Cesena FC 6 I bianconeri ancora una volta calano drasticamente dopo aver subito gol, mettendo in mostra i difetti di un gruppo che però anche in dieci dimostra di potersela giocare al netto di tutto, contro un Bari che colpevolmente non sfrutta appieno la superiorità numerica. Non si torna a conquistare tre punti al Manuzzi, ma il punto d’oro è indice di un’ottima prova di personalità con l’uomo in meno, che è un ottimo biglietto da visita per il prossimo turno al Ceravolo.