Stroppa: “Serve più coraggio e meno paura per vincere le partite”

Il Venezia esce sconfitto dalla sfida contro i romagnoli al termine di una sfida gradevole e molto equilibrata. Pareggio solo sfiorato.
20.09.2025 20:00 di  Simone Donati   vedi letture
Stroppa: “Serve più coraggio e meno paura per vincere le partite”

Il Venezia incassa la prima sconfitta stagionale contro un Cesena battagliero, capace di portarsi sul doppio vantaggio a un quarto d’ora dal termine. La prestazione dei lagunari, però, non è da buttare: per la mole di occasioni create avrebbero probabilmente meritato di più.
Nel post partita il tecnico dei veneti, Giovanni Stroppa, ha analizzato così la gara: “C’è qualcosa che non ha funzionato e abbiamo preso due reti evitabili. Sul gol subìto da calcio d’angolo potevamo fare meglio e anche sul primo, con la difesa schierata su una rimessa laterale, siamo rimasti a guardare l’inserimento: non deve succedere. Al di là di questo, può capitare di andare sotto in una partita difficile contro una squadra che ti aspetta e riparte. Quando hai la possibilità di passare in vantaggio, devi essere più bravo nell’atteggiamento: oggi in alcuni frangenti abbiamo fatto giocate troppo timide.Contro squadre così chiuse e ordinate serve un po’ di individualità in più, la capacità di prendersi la responsabilità delle giocate. Dobbiamo reagire ed essere più padroni di ciò che vogliamo fare. In parte l’abbiamo fatto, ma sicuramente possiamo fare molto di più.
Nel primo tempo mi sono arrabbiato parecchio, anche se è stato comunque di buon livello: non abbiamo rischiato nulla, a parte su un calcio d’angolo, e la squadra ha provato a giocare. È mancata però velocità nella manovra, pur avendo creato i presupposti per segnare. Non è semplice cercare il risultato senza esporsi ai contropiedi, perché il Cesena è una squadra veloce e brava a ripartire coprendo bene gli spazi. Ripeto: vorrei vedere più coraggio individuale. Si può sbagliare, certo, ma non voglio vedere timidezza o paura
”.

L’ex allenatore di Cremonese e Crotone ha poi speso parole di stima per gli avversari e per un giocatore che conosce molto bene, ovvero Castagnetti: “Sapevo di trovare una squadra così. Credo che la mia abbia fatto abbastanza bene, ma non così bene da portare a casa il risultato. Mi aspettavo un Cesena di questo livello: è allenato benissimo, ho grande stima di Mignani. Colgo anche l’occasione per salutare Castagnetti, un ragazzo straordinario che si merita tutte le belle cose che sta vivendo. È un valore aggiunto non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto morale per lo spogliatoio, grazie alla sua esperienza”.

Infine il tecnico dei lagunari si è lasciato andare a una polemica sull’espulsione di Duncan, punito per due calci duri ad Adamo nel finale: “Per quanto riguarda l’episodio, dal campo non ho visto nulla e non ho ancora rivisto le immagini. Posso solo dire che la palla è rimasta trattenuta a terra per sei, sette secondi: secondo me l’arbitro poteva fischiare, ma così non è stato”.