Giovannini farà il Viareggio con la maglia… del Torino: cosa succede al nostro vivaio?

18.03.2023 19:08 di  Stefano Severi   vedi letture
Alessandro Giovannini
Alessandro Giovannini
© foto di Cesena FC

Che la stagione della Primavera 1 sia un disastro sotto i punti di vista è un dato di fatto. Disastro sportivo, l’ultimo posto si può anche accettare ma la squadra bianconera non è praticamente mai stata in corsa per la salvezza, e disastro tecnico: zero valorizzazione dei giovani, quasi solo inutili prestiti onerosi e nessun apporto alla prima squadra. Responsabilità che, al netto di una gestione inappropriata e inefficace da parte dei vertici del Cesena Fc, ricadono pesantemente anche sul tecnico Ceccarelli che ha fallito tutti gli obiettivi di questa stagione. Di Agostini e delle sue responsabilità ne abbiamo già parlato (link) ma, in dettaglio, analizziamo i punti scottanti del settore giovanile.

Tommaso Berti. Berti è stato prestato alla Fiorentina per giocare ancora in Primavera 1. La scorsa estate la società spiegò che era stata una scelta dell’agenzia di procuratori che lo segue dopo che Toscano aveva fatto intendere di non vederlo parte del progetto di prima squadra. Un Berti, ricordiamolo, valorizzato da Viali finchè c’era il vincolo societario degli Under in campo quindi progressivamente caduto nel dimenticatoio. Oggi è lapalissiano quando un Berti in squadra avrebbe potuto giovare alla lotta promozione.

Gli Shpendi. Su Stiven nulla da dire: si è imposto a suon di gol e di maturità in prima squadra. Cristian ha invece trovato molto meno spazio in prima squadra e al tempo stesso ha contribuito zero alla Primavera 1. Non si capisce perché – questo dovrà spiegarlo Ceccarelli – non sia mai stato convocato quando possibile al sabato in Primavera 1 per poi accomodarsi la domenica in panchina in prima squadra, dal momento che le sue possibilità di vedere il campo sono sempre state ridotte. Invece si è preferito non farlo giocare per un anno e pagare giocatori (e procuratori) di altre squadre per venire in prestito, con risultati alquanto discutibili.

Francesconi e gli altri. Il ragionamento fatto in precedenza per Cristian Shpendi vale anche per Matteo Francesconi: sole 11 presenze in Primavera e 5 in campionato con la prima squadra. In questo caso di salva solo Tomas Lepri che in Primavera 1 ha raccolto 18 presenze a fronte di zero partite in campionato. Per il portiere Lorenzo Pollini 9 presenze in Primavera 1 e nessuna in campionato.

I dirigenti. Davor Jozic è una leggenda del Cesena ma, proprio come Francesco Antonioli, non è stato proprio trattato benissimo. L’estate scorsa un quotidiano locale aveva annunciato il suo siluramento, volontà della nuova società, senza sapere che avesse ancora un anno di contratto. Possiamo facilmente immaginare con stato d’animo e con che autorità abbia potuto lavorare in questa stagione l’ex nazionale jugoslavo di Italia 90. Alla finestra rimane anche Mariani a fronte delle rivoluzioni annunciate, sempre a mezzo stampa, in vista della prossima stagione.

L’Under 18. Era la squadra che, per motivi economici, il Cesena sembrava non voler allestire. Fino quasi alla fine del tempo utile i bianconeri hanno tergiversato per poi cedere alle pressioni provenienti dallo stesso settore giovanile ed hanno affidato la nuova squadra a Nicola Campedelli per raccogliere buona parte dei campioni d’Italia della Under 17 della passata stagione. E come accade in questi casi il brutto anatroccolo si trasforma in cigno: l’Under 18 è quella che ha regalato più soddisfazioni sul campo e garantito la crescita continua di tanti talenti. Uno su tutti: Alessandro Giovannini.

La svendita. Alessandro Giovannini a breve partirà per Viareggio per disputare la Coppa Carnevale con la maglia del Torino, società che ne ha richiesto il prestito al momento solo per il prestigioso torneo internazionale. L’attestato di stima è di quelli veramente importanti e dovrebbe far raddrizzare le antenne a tutti i tifosi bianconeri: il rischio di veder partire in estate l’ennesimo gioiellino anzitempo è altissimo. I suoi gol e le sue prestazioni con la fascia di capitano – ricordiamo quello da centrocampo alla Recoba contro la Fiorentina – non sono passati inosservati. E il vento a Villa Silvia è cambiato: con la vecchia società questi talenti venivano protetti mentre quest’anno abbiamo già assistito ad una cessione (Tommaso Gabellini, 2006, a gennaio) di un Under 18. Il futuro di Giovannini avrebbe dovuto prevedere l’esordio al Viareggio con la maglia del suo Cesena, con una Primavera competitiva e romagnola: invece si prospetta un destino simile a quello di Gabellini. 

La storia. Cesena è sempre stata sinonimo di settore giovanile. Dopo il fallimento in soli quattro anni i vecchi dirigenti hanno ricreato da zero una struttura in grado di arrivare ai vertici nazionali e di sfoderare talenti come Berti, gli Shpendi e tutti gli altri. La storia è sempre stata e sempre sarà gloriosa ma è il futuro ora ad essere fosco e preoccupante.