Tutti i miei sbagli

13.03.2023 21:15 di  Stefano Severi   vedi letture
Tutti i miei sbagli
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© foto di Marco Rossi/TuttoCesena.it

Si scrive Massimo Agostini e si legge Cesena. Una leggenda bianconera, nulla da dire. Almeno sul rettangolo verde. Da allenatore della Primavera le cose sono andate un po' meno bene e, ancora di più, da dirigente del nuovo Cesena FC le difficoltà riscontrate sono state ancora maggiori. Oggi un po' tutta la piazza bianconera parla di lui: sopite le rimostranze nei confronti del bamboccione - noeologismo coniato dall'allora ministro Padoa-Schioppa per puntare il dito contro giovani troppo attaccati alla famiglia - il post Gubbio ha riservato a lui la maggior parte delle critiche. 

Ma è veramente corretto puntare il dito contro Agostini? Cosa gli può imputare veramente? Di quali scelte dovrebbe rendere conto ai tifosi qualora accettasse di partecipare ad un confronto pubblico ovviamente senza domande concordate in anticipo?

1. L'ingaggio e la partenza di Frieser. Arrivato a gennaio con contratto quadriennale e tanto clamore tramite la stessa società di procuratori del figlio di Lewis è stato bocciato sul campo da Viali prima e da Toscano poi (in precampionato). Il contratto è stato risolto con tre anni e mezzo di anticipo ma le condizioni non sono state rese note. Si è riaccasato in una anonima squadra della seria A austriaca segnando fino ad ora la miseria di un gol e stazionando stabilmente in zona play-out. Un giocatore scarso, insomma, al quale è stato regalato un contratto faraonico. Perchè?

2. L'arrivo di Calderoni a gennaio dello scorso campionato in un momento in cui tutto serviva tranne che un sostituto di Favale. Altro contratto pluriennale siglato in maniera del tutto imprudente. Pessime prestazioni nel girone di ritorno che lo portano nonostante tutto (e grazie a quel contratto scellerato) alla riconferma in bianconero al posto di Favale, svincolato. Un cambio a perdere clamoroso.

3. Il tesseramento di Luca Lewis a gennaio 2022. Sui giornali fu fatto scrivere che si sarebbe semplicemente allenato fino a fine stagione per poi andare a fare esperienza altrove: qualcuno deve pur averglielo detto. Poi Agostini raccontò che fu una sorpresa a Lewis senior. Altro contratto triennale per un giocatore praticamente senza esperienza nel calcio italiano e il cui impatto sarebbe stato evidente ai più solo nel campionato seguente. 

4. La partenza di Francesco Antonioli. Tuttora uno dei più grandi misteri, anzi no. Flavoni dai media locali è stato presentato come un amico della famiglia Lewis e un preparatore dei portieri che già aveva lavorato con Luca Lewis. Far partire Antonioli è stata una della bestemmie più grandi verso la storia bianconera. Non per quel che rappresenta per il passato bensì per la persona preparata e competente tecnicamente qual è. E il passo indietro nella gestione dei portieri ha poi causato la perdita del campionato in corso.

5. L'ingaggio di Stefano Minelli. Chi lo ha preso? Chi gli ha fatto quelle promesse di cui lo stesso ha parlato in occasione della bellissima intervista di Flavio Bertozzi post passaggio a Bolzano? Chiunque abbia gestito la vicenda Minelli ha commesso un disastro clamoroso. O qualcuno si sente di sostenere il contrairo?

6. Luca Lewis due volte titolare. Alla prima giornata. Per poi essere sostituito da Tozzo dopo una serie di errori pacchiani. Per poi riprendersi il posto dopo un errore pacchiano di Tozzo. E poi ancora una volta, dopo il solito errore (errori, plurale) del quasi serie A svizzero, Tozzo è ri-tornato titolare. In pratica a Marzo il buon Toscano si è smentito e contraddetto quattro volte: dopo otto mesi non è ancora stato in grado di capire quale sia il portiere in grado di offrire le maggiori garanzie. E chi lo espone a questa figuraccia? Agostini, sì, parliamo di te...

7. Il mancato sostituto di Minelli a gennaio. Qualcuno ha scelto di proseguire con Tozzo e Lewis. Gioco, partita e incontro.

8. L'arrivo di Scalabrelli per Flavoni. Meno male che Flavoni era un amico di famiglia dei Lewis, fatto fuori in contemporanea con il primo siluramento dell'ex portiere della squadra B delle lattine di New York ("lattine" è un termine ironico con il quale in Germania ci si riferisce alle squadre sponsorizzate Red Bull). Senza contare l'affronto alla Curva Mare che fino a questo momento ha lasciato fare limitando le contestazioni al minimo sindacale.

9. Il mercato di riparazione semi inesistente: lacune evidenti per nulla colmate. A fronte delle due precedenti sessioni di mercato quasi faraoniche l'impressione è stata quella di una sessione col freno a mano tirato. Nessuno, nemmeno Agostini col suo seggio in CdA, ha mai spiegato i motivi di questo  improvviso cambio di strategia.

10. La gestione del settore giovanile, partendo dalle difficoltà nell'allestimento dell'Under 18 fino all'umiliazione della Primavera 1. Un disastro aggravato dalla gestione dei prestiti e alla non valorizzazione dei giovani di proprietà.