Mignani approccia la coppa: “Numericamente la squadra non è ancora al completo”

Il Cavalluccio torna a calcare il rettangolo verde dopo tre mesi di attesa e lo fa con la voglia di mettere in mostra i nuovi arrivati in riva al Savio. La sfida di Coppa Italia contro il Pisa rappresenta il primo banco di prova ufficiale della nuova stagione, un’occasione per riaccendere l’entusiasmo del Manuzzi e misurare le ambizioni bianconere. Prima di parlare della partita contro i toscani e del campionato che sta per cominciare, il tecnico dei bianconeri Michele Mignani, ci tiene a rivolgere un saluto a Romano Natali, operatore di ripresa di TeleRomagna che per anni ha seguito da vicino le vicende del Cavalluccio, che da questa stagione si occuperà di altri incarichi, ricevendo l’applauso e il ringraziamento dell’ambiente bianconero: “Ho saputo che Romano, storico cameraman di una televisione locale, non verrà più a fare le riprese in conferenza e lo saluto pubblicamente dicendogli che mi mancherà”.
Per i bianconeri è tornato il momento di tornare sul rettangolo di gioco per giocarsi una posta in palio, cioè l’accesso ai sedicesimi di Coppa Italia Frecciarossa. Di fronte avrà una compagine di categoria superiore e ambiziosa, che farà di tutto per rimanere in massima serie. Il nuovo allenatore dei nerazzurri Alberto Gilardino, così come il tecnico dei romagnoli, vorrà esaminare a che punto è il proprio del gruppo al netto della condizione fisica che a metà agosto non può essere egregia. Mignani analizza il percorso dei suoi nei test estivi: “Nelle ultime amichevoli abbiamo scelto di affrontare squadre di un certo valore: non so se lo sapete, ma la rappresentativa giapponese ha battuto la Fiorentina.
Domani c’è il Pisa, che l’anno scorso ha stravinto meritatamente il campionato e ha mantenuto buona parte della rosa pur cambiando allenatore. Anche se le ultime due settimane di lavoro mi hanno dato sensazioni positive, è chiaro che la condizione fisica non possa essere ottimale perché quella la si ottiene disputando partite ufficiali. A livello sia atletico che tattico qualcuno è più avanti, però dovremo essere veloci perché il nostro campionato inizia a breve. Credo che l’undici titolare non si distaccherà molto da quella che è stata la formazione ufficiale nelle ultime due amichevoli. Adamo ha qualche linea di febbre, pero c’è ancora tempo prima di fare le valutazioni definitive”.
Sia il trainer genovese che la piazza bianconera sono ansiosi di vedere i nuovi arrivati, su tutti Arrigoni e Blesa. “Tommaso sta bene: a seguito dell’intervento ha cominciato il ritiro con il Südtirol e da quando è arrivato da noi non ha saltato un allenamento. Ha ancora bisogno di un po’ di tempo, ma conosco benissimo il ragazzo e so che ci metterà pochissimo a trovare la condizione migliore. Blesa è stata una sorpresa, non lo conoscevo… è un ragazzo introverso ma si è inserito subito nel gruppo e ha dato dei segnali importanti sotto tutti gli aspetti. Credo che sia un attaccante moderno che sa fare un po’ tutto e dotato di fisicità, velocità e grande tecnica. La cosa che mi ha sorpreso di più è che ha impiegato pochissimo tempo a capire quelle che erano le richieste”.
Il campionato di Serie B non è ancora cominciato, però sono chiari a Mignani i valori che devono essere alle fondamenta di un gruppo per raggiungere l’obiettivo stabilito. “Come l’anno scorso serviranno grande umiltà, coesione e spirito di gruppo per fare un buon lavoro in una piazza come questa… Ora che ho un po’ più conoscenza di questo ambiente credo che questa debba essere la base, perché ogni volta che il Cesena ha provato a cambiare faccia ha fallito l’obiettivo. Credo che rispetto a due anni fa siano calati di molto gli introiti derivanti principalmente dai diritti televisivi, quindi tutte le squadre devono necessariamente far diventare le idee prioritarie rispetto al budget. Mi aspetto un campionato sulla falsa riga di quello scorso, dove sulla carta ci sono tre o quattro squadre nettamente più forti delle altre ma ogni anno ci sono delle sorprese. Noi dovremo essere bravi a non perdere mai di vista l’obiettivo, che è il mantenimento della categoria. Abbiamo visto anche l’anno scorso che si può incappare in un momento negativo, ma usando la testa e con l’aiuto anche dell’ambiente alla fine ne vieni fuori”.
Nelle due settimane che mancano alla chiusura del calciomercato il ds Fusco dovrà completare la rosa all’incirca con un giocatore per reparto. “Ci sono delle opportunità che ti offre il mercato per il valore del giocatore o per il costo dell’operazione e in alcune di queste ci siamo buttati. Sono molto contento dei giocatori arrivati fino ad oggi, ma numericamente la squadra non è ancora al completo e spero che chi arriverà aumenti il livello del gruppo.
Olivieri e Castagnetti? Non credo sia il momento di parlare di loro perché ancora non sono con noi…”
Tiene banco ancora la situazione relativa al portiere Jonathan Klinsmann, la cui permanenza non è ancora certa. “Non voglio entrare nel merito… ultimamente mi è stato detto che rimarrà a Cesena e io voglio sperare che sia vero. Questo ragazzo l’anno scorso sembrava il terzo portiere, invece piano piano conquistandosi la stima e la fiducia di tutti ha fatto sì che anche il suo valore di mercato crescesse. Però non sono io che devo rispondere a questa domanda”.