Se avesse giocato Berti avremmo vinto 4-0 (quasi cit.)

23.02.2022 23:42 di  Stefano Severi   vedi letture
Se avesse giocato Berti avremmo vinto 4-0 (quasi cit.)

1. Magari domani ci diranno che tutto sommato è andata bene, che i presidenti hanno guardato l’album delle figurine, scattato selfie e sventolato la sciarpa all’ingresso in campo. Tutto bello, entusiasmo alle stelle, clean sheet, però che rabbia non vincere stasera.

2. Partiamo da questo sentimento di rabbia: è una cosa positiva, indica che siamo ancora vivi e non del tutto anestetizzati dal covid e della mediocrità della terza serie. Bene, abbiamo finito con le buone notizie.

3. Passiamo ai dati di fatto: quarta partita in undici giorni. Troppo, decisamente troppo per una squadra con l’infermeria affollata come Marienplatz a orario aperitivo.

4. Cosa ha fatto Viali? Turnover. Ha mischiato le carte, ha buttato in campo magari chi ha avuto meno spazio, chi è nuovo, chi è giovane e soprattutto chi era abile e arruolato.

5. Ne è nato un primo tempo dignitosamente brutto, per parafrasare Alberto Bigioggero, ed una ripresa appena un po’ più movimentata ma in ultima analisi insufficiente.

6. Ora, dato per assodato che magari Viali non sia il generale Patton e che in qualità di stratega non gli venga richiesto di prendere Lugansk, Rostov e poi Mosca, ci si può e ci si deve chiedere: tatticamente avremmo potuto osare un po’ di più?

7. Probabilmente sì – eravamo pur sempre di fronte ad una squadra che non va più in là del catenaccio come l’Imolese, mica Modena o Reggiana – ma non avremo mai la controprova. O meglio, quella non l’avrà mai Viali, perché è compito lui dimostrare che quello di stasera era il meglio che il Cesena potesse ottenere.

8. Poi si critica Bortolussi, che in questo girone di ritorno ha lasciato un po’ la scena a bomber Pierini. Ma avete idea di quanto abbia speso il nostro centravanti nel girone d’andata? È arrivato a Natale con le pile scariche. E con lo stravolgimento del calendario a gennaio è mancato anche un adeguato richiamo di preparazione. 

9. Per fortuna c’era il mercato di riparazione che avrebbe potuto portare in riva al Savio tutti i giocatori richiesti da Viali, nei ruoli necessari e soprattutto già pronti per rendere al meglio. Quasi come Carlos Carbonero. It's ironic, isn’t it?

10. Perdonate un po’ di frustrazione per questa serataccia, sportivamente parlando. Occorre mantenere il sangue freddo e dare tempo alla nuova dirigenza di lavorare. Di imparare i segreti di questo mondo, collaborare con i vecchi soci, evitare trappole burocratiche e contabili,  non prendere penalizzazioni e fare crescere il Cesena in armonia con chi lo ha fatto rinascere dalle ceneri. Sembra poco, ma non è così.