Recchi: “Ma il Cesena può anche vincere il campionato…”

ASPETTANDO L’ANCONA Parla il doppio ex: “Viali? È fortissimo in panca, meno davanti ai microfoni. Nardi è un portiere con i fiocchi. Meglio Patrignani & Co. che gli americani…”
07.10.2021 07:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Recchi: “Ma il Cesena può anche vincere il campionato…”

A Cesena ci ha vissuto circa 1400 giorni. Tra la fine degli anni settanta e l’inizio dei mitici anni ottanta. Quando suo babbo Angelo difendeva i pali del Cavalluccio. A Cesena ci è tornato poi nel 2009. Per fare il direttore sportivo. Il vecchio cuore bianconero Antonio Recchi, però, è legatissimo anche ad Ancona e all’Ancona. Nella città dorica ci vive da circa trent’anni. La scorsa stagione, poi, il diesse dei marchigiani era proprio lui…

Recchi, se le dico Cesena cosa le viene in mente?
“Tante cose, tutte belle. Arrivai a Cesena nell’estate del 1979 per seguire mio padre. Da allora, il Cavalluccio, ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore…”

I tre suoi miti bianconeri di sempre?
“Walter Schachner. Edmeo Lugaresi. Pierpaolo Bisoli”.

Lei, con Bisoli, ci ha pure lavorato…
“Stagione 2009-10, era la stagione della quarta promozione bianconera in Serie A. Io, purtroppo, a Piacenza non ho potuto festeggiare sul campo quello storico ‘salto’ in Paradiso (Recchi era stato defenestrato già ad ottobre, ndr). Ma quel trionfo lo sento mio lo stesso. Quella squadra, lo sanno tutti a Cesena, l’ho costruita io. Do Prado e compagnia bella li ho portati io in Romagna…”

Sono passati già 12 anni da quella burrascosa separazione.
“Ma a me… sembra ieri. Anche perché, l’affetto di questa piazza nei miei confronti, è sempre immutato. Lo vedo quando torno in Romagna. Lo vedo quando vado in tv a TifoCesena! a parlare del Cavalluccio…”

Ecco, per l’appunto. Che ci dice del nuovo Cesena?
“Dico che il Cesena sta andando fortissimo. Non me ne frega niente se il Cesena gioca male: io guardo alla concretezza, ai fatti. E la classifica, dopo 7 giornate, ‘dice’ che il Cesena è terzo. A tre punti dalla vetta”.

Dove potranno arrivare Ciofi e soci?
“Non lo so, davvero. Perché se il Cesena comincia a ‘giocare’, poi sono dolori per tutti…”

Cesena (anche) da promozione diretta?
“Lo dico sottovoce, ma le mie sensazioni sono buone. Poi è chiaro, al momento, le mie vere favorite per il primo posto sono altre…”

Dica pure.
“Per me il Pescara resta la squadra da battere. Non mi faccio certo condizionare dall’ultima sconfitta rimediata dagli abruzzesi con la Reggiana…”

E poi chi può sognare in grande?
“Ovviamente la Reggiana, che ha tutto per arrivare in fondo. Poi il Modena, il Siena, il già citato Cesena e l’Ancona…”

Domenica, al Manuzzi, andrà in scena proprio Cesena-Ancona…
“…una gara dove si affronteranno i migliori allenatori del girone B: Viali e Colavitto”.

Addirittura?
“Sì, secondo me si”.

Due paroline su Viali.
“È l’allenatore giusto al posto giusto. Ha delle buone idee. Sa lavorare bene con i giovani. Sa fare gruppo. E, in questo scorcio di stagione, pur tra mille difficoltà è riuscito a fare tanti punti. Ha solo un piccolo difetto…”

Dica.
“A livello mediatico, ogni tanto, fa qualche scivolata di troppo. Ad esempio: questa storia che a Cesena ci sono troppe pressioni deve finire. Le pressioni sono in altre piazze. Come ad Ancona, ad esempio…”

Ad Ancona c’è davvero così tanta pressione?
“Voi non potete neppure immaginare…”

Il giocatore in più di questo Cesena?
“Nardi. Grande trascinatore. Grande professionista. E, soprattutto, grande portiere. Anche in questo start di stagione, con le sue parate, Nardi da solo è riuscito a regalare al Cesena almeno 4-5 punti…”

E del tandem Bortolussi-Caturano che ci dice?
“Dico che soltanto 2-3 di squadre di Serie C hanno una coppia di bomber di questa caratura. In Serie C le partite sporche abbondano. E Bortolussi e Caturano hanno il gol nel loro dna”.

Un giovane bianconero da tenere d’occhio?
“Ce ne sono diversi. Ma io punto tutto su Berti. Che, nonostante l’età, ha già la sfrontatezza di un big. Mi piace questo ragazzo, mi piace molto. Berti, per me, farà tanta strada…”

Un pronostico per domenica?
“Non lo so, è dura. E poi io faccio fatica a fare i pronostici quando di mezzo c’è il ‘mio’ Cesena…”

Suvvia. Ragioni con la testa…
“Dico X2”.

Addirittura?
“Sia chiaro, domenica il Cesena può vincere. Ma l’Ancona è una squadra ostica, che lotta su ogni pallone, che corre tantissimo, che sta bene. Una squadra che fa della coralità la sua arma migliore…”

Il Cesena, in trasferta, è una schiacciassi. Al Manuzzi, invece, fa una fatica tremenda…
“I tabù sono fatti per essere abbattuti…”

A Cesena, fino a una manciata di settimane fa, aspettavano tutti gli americani…
“Ma tra gli americani e l’attuale dirigenza io scelgo tutta la vita Patrignani e soci”.

Perché?
“Perché sul ponte di comando non ci può essere gente che non conosce il vero significato della ‘parolina’ Cesena…”

Nell’ultimo mercato, il club bianconero, ha lavorato bene.
“Molto bene. E gli innesti in extremis di Rigoni, Favale e Missiroli sono stati un bel segnale per la piazza…”

Recchi, siamo ormai giunti al termine di questa intervista.
“Di già? Peccato…”

Vuole salutare qualcuno in particolare?
“Saluto tutti i tifosi bianconeri. Tutti! Dal primo all’ultimo”.

Passano gli anni ma il suo cuore continua ad essere più che mai colorato di bianconero…
“Ti dico soltanto una cosa: quando nell’agosto del 1981 nel vecchio curvone dello stadio Fiorita comparse il primo mitico striscione delle mitiche Weisschwarz Brigaden, io c’ero. Avevo dieci anni. Facevo il raccattapalle a bordo campo. E il cuore mi batteva forte dall’emozione. Devo aggiungere altro?”.

No, a posto così. 
“Un abbraccio al popolo che tifa Cavalluccio, alla Romagna intera. E ascoltate il mio consiglio: domenica non perdetevi questo Cesena-Ancona che promette scintille e divertimento…”