Mettetevelo bene in testa: non succederà più!

Cosa è cambiato da quell’effimero (ma indimenticabile) primato in A datato 19 settembre 2010? Tutto. Ed allora, aprendo l’album dei ricordi, gli interrogativi sul futuro nascono copiosi…
22.04.2020 10:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Mettetevelo bene in testa: non succederà più!

Era una domenica di metà settembre. Tardo pomeriggio. L’aria profumava di fine estate. Di piadina con la salsiccia. Io ero appena salito in macchina. E, alla radio, stavano passando un pezzo dei – sigh – Modà. Poi, all’improvviso, parte il giornale radio. Silenzio. Si comincia con lo sport. Col ciclismo. Nibali ha vinto la Vuelta. E vabbè, sai che notiziona. Lo si sapeva già dal giorno prima che, lo Squalo, avrebbe ‘conquistato’ Madrid. Poi largo al calcio. Finalmente. Eccola, la vera bomba di giornata. In testa alla classifica, dopo tre turni, con sette punti in cascina, non c’è solo l’Inter. Che ha espugnato Palermo grazie a una doppietta di Eto’o. Ma, a sorpresa, pure la matricola Cesena. Che ha trafitto il Lecce al Manuzzi grazie a una zampata di Bogdani. Lo Squalo dello Stretto. Più l’Aquila di Tirana. Insomma, una domenica bestiale. Tu chiamale se vuoi, emozioni. O erezioni. Che tanto il succo non cambia.

SALVO TSUNAMI - Cazzo, sembra passata una vita. Ed infatti, a pensarci bene, è passata proprio una vita da quel 19 settembre del 2010. Nibali, Nagatomo, Parolo, Schelotto, Giaccherini, Malonga, Jimenez e – sigh – pure i Modà sono ancora in attività. Il mitico Antonioli è passato dall’altra parte della barricata ed ora allena – ultimo sigh – Marson. E gli altri? Dove sono finiti? Le domande in salsa campedelliana si rincorrono. Frenetiche. Convulse. Ma è vero che l’ingellatissimo Ficcadenti ha aperto una tavola calda in Giappone? Ma è vero che Von Bergen produce dell’ottimo formaggio coi buchi in una fattoria del Cantone dei Grigioni? Ma è vero che Appiah ha messo su un gran panzone degno della ‘miglior’ Platinette? Signori miei, mi mancano tutti: Lauro da Ischia, Ceccarelli da Gambettola, Colucci da San Giovanni Rotondo, Pellegrino da Leones. Lo dico? Sì, lo dico. Mi mancano pure le tette (presumibilmente) rifatte di Maria Jose Lopez e il culo della moglie di Cavalieri. Ma a mancarmi è soprattutto quella ‘famosa’ pagina del Televideo da guardare e riguardare con occhio spermatico. Quell’effimero primato che ha fatto rimanere a bocca aperta tutto lo Stivale che vive di pallone. Un primato di lusso che, salvo tsunami devastanti, per i prossimi ottant’anni non tornerà mai più. Per tanti motivi.

AGGHIACCIANTE - No, non sono un pessimista intristito (anche) dai divieti di Giuseppe Conte e dai tutorial di Barbara D’Urso. Sono soltanto un ottimista che cerca di restare informato. Un ottimista che non si è ancora ripreso dall’ultimo vergognoso fallimento ‘targato’ Lugaresi del 2018. E nemmeno da quell’agghiacciante 0-4 interno  maturato una manciata di mesi fa al cospetto di un Modestissimo Fano reduce da otto sconfitte consecutive. Lo diceva anche Gustave Flaubert, una valanga di anni fa: l’avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge.