Angelini: “Lewis Junior? O è forte oppure qui è un casino… ”

L’ultimo allenatore 'vincente' del Cavalluccio: “Il Cesena è spaziale e Toscano un big. Ma se in attacco ti presenti con gli Shpendi, in B non ci vai mica”
07.09.2022 10:32 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Angelini: “Lewis Junior? O è forte oppure qui è un casino… ”

A tu per tu con Giuseppe Angelini. A tu per tu con l’ultimo allenatore vincente ‘targato’ Cavalluccio.

Mister, la truppa di Toscano è partita col piede sbagliato.
“Ma siamo solo all’inizio. Non facciamo tragedie dopo una ‘semplice’ sconfitta”.

Giusto. Giustissimo. Lei ci crede in questo ambizioso Cesena?
“Sì, io ci credo. Questo Cesena è spaziale”.

Addirittura?
“Questo Cesena ha tanta qualità. E poi, la rosa bianconera, è molto variegata. Variegatissima. Bertozzi, posso dirti una cosa?”.

Dica pure.
“Secondo me, a livello di nomi, questo Cesena è molto più forte sia del Modena che della Reggiana della scorsa stagione”.

Boom.
“De Rose, Bianchi, Saber, Corazza, Ferrante. Bastano questi cinque giocatori per capire di che ‘pasta’ è fatta questa squadra”.

Gli Americani, dunque, quest’estate hanno lavorato bene.
“Non bene. Ma benissimo. E c’è anche da dire un’altra cosa, forse quella più importante: la società ha costruito la squadra ad immagine e somiglianza del mister. Ripeto: il Cesena ha tutte le carte in regola per vincere il campionato”.

Chi lotterà sino alla fine per il primo posto?
“Cesena a parte ci sono ovviamente la Reggiana e la Virtus Entella. Occhio poi al Gubbio, che ha una rosa interessante ed un allenatore navigato (il vecchio califfo Braglia, ndr). Come possibili sorprese metto Siena ed Ancona”.

Mister Toscano?
“È un grande allenatore. Uno che la Serie C l’ha già vinta tre volte. Uno con il suo curriculum non si può discutere”.

Il leader di questo Cesena?
“Saber, per la Serie C, è illegale. Lo abbiamo visto anche con la Carrarese”.

Chi potrebbe essere invece la rivelazione?
“Udoh. L’ho avuto alle mie dipendenze a Torino, quando allenavo gli Allievi della Juventus. All’epoca era ancora un po’ acerbo, ma negli ultimi 2-3 anni è cresciuto molto. Perché ora, King, è in grado di spaccarti le partite. Soprattutto se entra nella ripresa”.

Due parole sul suo ex pupillo Ciofi?
“Andrea è un giovane ‘vecchio’. Un difensore completo. Per me è pronto per la Serie B già da due anni. E pensare che, quando ero io a Cesena, non lo volevano nemmeno all’Imolese”.

Se è per questo c’era anche chi non voleva neppure Valeri…
“Giusto. Ed ora gioca in Serie A”.

Dei gemelli Shpendi che ci dice?
“Dico che sono fortissimi. Dico che possono arrivare lontanissimo. Però… ”.

Però?
“… però se giochi con loro in attacco, il campionato, non lo vinci mica”.

Urca.
“Mi spiego meglio: questi due baby attaccanti non sono ancora pronti per giocare tutti e due assieme dal primo minuto in Serie C. Prendi la gara con la Carrarese: doveva partirne solo uno dall’inizio, non tutti e due. Piuttosto (in attesa del rientro di Corazza, ndr) gettavo nella mischia dall’inizio uno tra Udoh o Ferrante, anche se non erano al top”.

Capitolo portieri.
“Oh, te lo dico subito”.

Mi dica pure.
“Non sono mica d’accordo con quello che dice Toscano: per me, tra i pali, ci devono essere delle gerarchie chiare. Un primo e un secondo portiere: stop”.

Lewis Junior ha un cognome assai ingombrante.
“O questo ragazzo è davvero forte. O sennò qui è un... casino Non prendiamoci in giro: non è mica facile giocare per la squadra presieduta da tuo babbo. Lo spogliatoio, poi, non sempre 'digerisce' queste cose”.

Domenica scorsa l’americano non è partito proprio benissimo.
“Ho visto. Ma anche qui non si possono esprimere dei giudizi dopo una gara. Aspettiamo”.

Intanto si è fatto male Minelli.
“Infortunio pesante (e, aggiungo io, davvero – ehm ehm – misterioso e… pacchiano; ndr), quello di Minelli. La società fa bene a prendere un altro portiere tra gli svincolati (si preannuncia una sfida a tre tra l'ex Triestina Offredi, l'ex Padova Vannucchi e l'ex Palermo Pelagotti: ndr). Le ambizioni del Cesena sono alte. Ci sono due giocatori forti in ogni ruolo. Deve essere così anche in porta. Bisogna tutelarsi. Anche per quel discorso che facevo prima su Lewis”.

Parliamo ora un po’ di lei. Che fa? Aspetta una chiamata?
“Sì, sono alla finestra. In attesa di notizie…”.

Ripensa mai a quella promozione bianconera tra i prof del 2019?
“Spesso. Anzi, sempre”.

Il vero valore di quella promozione arpionata a Giulianova, forse, si capirà fra qualche anno.
“… ma già tanta gente si sta rendendo conto che, quella volta, abbiamo fatto una grande impresa. Non avevamo scelta, nel 2018-2019: dovevamo andare su. Anche se quella del mio Cesena, almeno all’inizio, non era di sicuro la rosa più forte di quel girone”.

In troppi, io compreso, abbiamo dato per scontato quello che invece scontato non era.
“Non è mai facile vincere. Soprattutto se sei reduce da un fallimento. Soprattutto se devi ricostruire tutto da capo. Soprattutto se devi batterti con una squadra (il Matelica; ndr) già rodata. Una squadra che, lo ricordo, ad un certo punto era a +7 del Cesena”.

Voi poi, la Serie C, l’avete conquistata sul campo.
“Vero anche questo. A differenza di Modena e Reggiana, che hanno riguadagnato i prof soltanto grazie a un ripescaggio”.

A tre anni di distanza è riuscita a digerirla quell'amara separazione dal suo amato Cesena?
“Quella ferita, ormai, si è cicatrizzata. Anche se… ”.

Anche se?
“… anche se io, quella decisione presa dalla società, continuo a non capirla”.

Al suo posto arrivò un ‘certo’ Modesto…
“Ecco, per l’appunto. Ti confesso una cosa: se al mio posto avessero preso un Castori, un Bisoli o un Toscano, allora mi sarei messo il cuore in pace. Ma, per la ‘roba’ che è riuscita a combinare Modesto, allora sarei potuto rimanere pure io”.