Le idee prima del budget
1. Cosa insegnano le “favole” Matelica e, limitatamente al primo turno, Virtus Verona? Che le idee vengono prima del budget.
2. Una delle critiche che i wannabe Gianni Brera locali spesso muovono al Cesena FC, o meglio ai soci, è l’insufficiente budget messo a disposizione per affrontare la serie C, secondo la credenza popolare per cui i soldi diano felicità e promozione.
3. Questi play-off per il momento hanno dimostrato il contrario: per vincere servono prima di tutto le idee, poi il tempo.
4. Il Matelica è un gruppo che lavora in maniera coerente da anni, prima in D e da quest’anno in terza serie. Ricorda le parole dell’Ad del Südtirol Pfeiffer secondo il quale per costruire un gruppo vincente servono anni e anni.
5. Quindi tutto da buttare per il Cesena? Certamente no: il bilancio stagionale non è negativo ma tutto sommato deludente. I play-off nazionali sarebbero stati un migliore approdo per i bianconeri di Viali che comunque hanno tanto da imparare da questa bruciante sconfitta.
6. La prima lezione è ovviamente quella del peso della responsabilità: il Cesena da quando è uscito allo scoperto, ovvero dal pre-Covid, ha sempre mostrato evidenti problemi nel portare a casa le sfide da “favorito”.
7. La responsabilità del proprio blasone, stia storico che di classifica, miete vittime eccellenti: oggi abbiamo visto un Matelica spensierato, senza nulla da perdere, che ha affrontato di petto i bianconeri.
8. Seconda lezione: la serenità mentale è fondamentale per garantire i risultati. Il Cesena può raccontare quello che vuole tra media partner e official tv ma quando iniziano ad emergere le prime divergenze tra dirigenza e guida tecnica sono problemi. E queste “divergenti vedute” sono datate, guarda caso, proprio dalla vigilia della sfida di Trieste, quando l’ombra del Covid agitava i sonni bianconeri.
9. Terza lezione: la gestione dei prestiti è parte fondamentale della costruzione della rosa. Favale a parte si sono registrati clamorosi insuccessi: Sala-Tonetto, Koffi (unico che almeno aveva dato l’impressione di far bene)-Borello, ovviamente Capanni.
10. E adesso? Da stasera è doveroso guardare avanti, confermare subito l’area tecnica (Zebi è al sicuro, Viali sopratutto dopo oggi rischia di più) e disegnare la squadra che verrà. Anche con lo stesso budget, ma con più idee e meglio portate avanti rispetto a quest’anno.