L’ex Rosario Maddaloni: “Cesena, domenica l’Imolese darà battaglia”
Rosario Maddaloni: tre stagioni con il Cavalluccio sul petto, due allenatori diversi e soprattutto due infortuni gravissimi. Oggi nel difensore centrale scuola Palermo alberga tanta voglia di giocare e rimettersi in pista, andando alla ricerca di una difficile salvezza con l’Imolese. Ma non solo…
Partiamo dall’inizio, Rosario. Si ricorda l’amichevole giocata al Manuzzi contro il Milan di Giampaolo? Cosa andò storto nella stagione con Modesto?
“La partita la ricordo bene, ma soprattutto ricordo l’impressione che mi fece lo stadio stracolmo, che è un’immagine che porterò sempre con me. Quell’anno eravamo molto giovani, eravamo tutti ragazzi di prospettiva e, secondo me, ci voleva un po’ di tempo, perché quando giochi in una piazza come quella di Cesena ci vuole il tempo di abituarsi a tante persone allo stadio, alle critiche che puoi subire… però eravamo una grande squadra e le cose potevano chiaramente andare meglio in termini di risultati. In estate avevamo creato tanto hype, pareggiando con il Milan e perdendo con un solo gol di scarto contro la Spal, poi perdemmo le prime partite di campionato… è stata l’altalena di emozioni che provavamo, essendo giovani. Quell’anno, a livello di crescita personale, è stato molto importante da questo punto di vista”.
Nel biennio targato Viali abbiamo assistito a due modi diversi di giocare a calcio. A quale si ritiene più adatto?
“In realtà a livello di gioco erano simili, forse nel secondo anno è cambiato qualcosa a livello di costruzione a centrocampo, però sono evoluzioni che subisce il modo di giocare del mister. A livello difensivo quindi non era molto differente”.
Se potesse scegliere di rigiocare un solo play-off, preferiresti riaffrontare il Matelica o il Monopoli?
“Sicuramente il Monopoli, per come è finito tutto. Entrambi i play-off ci sono rimasti sulla gola perché sono state sconfitte inaspettate, però con il Monopoli, avendo vinto fuori casa e potendo perdere con un gol di scarto la partita di ritorno, eravamo nettamente avvantaggiati. Rigiocherei quella anche perché è stata la mia ultima partita, anche se non ero nemmeno in panchina per fastidi muscolari. E non volevo finire così…”
Sarebbe voluto rimanere a Cesena?
“Certo che sì, ma, a mente lucida, ti dico che non mi aspettavo di rimanere, perché volevano giocatori pronti per vincere il campionato ed io non rientravo nei parametri. Sono grato al Cesena perché, anche in un momento ‘buio’, l’anno prima, mi è stato rinnovato il contratto e mi hanno sostenuto le spese mediche, quindi non ho alcuni motivo di lamentarmi di Cesena e del Cesena. Chiaramente mi è dispiaciuto tantissimo e spero un giorno di tornare”.
La scelta di tornare in Romagna dopo i mesi alla Lucchese da cosa è dipesa?
“È dipesa dal fatto che devo ripartire: quando subisci un infortunio grave è già difficile, immagina subirne due di fila… Ringrazio la Lucchese per avermi preso in un momento in cui c’erano tanti dubbi, infatti ho dovuto fare cinque o sei giorni in prova, alla fine dei quali hanno visto che stavo bene e mi hanno tesserato, dandomi l’opportunità di rimettermi in gioco. Poi sono voluto andare via proprio perché mi sento bene e voglio giocare, quindi ho comunicato all’allenatore ed al direttore sportivo la volontà di andare da qualche altra parte, dove magari potevo giocare di più. E la Romagna, dopo esserci stato tre anni, la adoro e la conosco bene, quindi mi è venuto facile scegliere”.
Quali sono i punti forti ed i punti deboli del Cesena?
“Sicuramente il Cesena viene da un buon momento, ha ingranato la marcia e sta facendo molti risultati, quindi sicuramente sono in fiducia e sono una squadra forte. Noi veniamo da 4 punti in 3 partite, quindi stiamo rialzando un po’ la testa, però veniamo da una situazione in classifica che non ci aiuta ad avere una mente libera e spensierata come magari potrà averla il Cesena. Comunque sarà una battaglia, una partita combattuta che potrà essere decisa da un episodio. Anche contro l’Entella abbiamo dimostrato che possiamo essere una squadra rocciosa, forse non meritavamo di perdere, ma abbiamo perso e c’è poco da raccontare”.
Ultima domanda off topic. Sta seguendo Sanremo? Chi alla fine vincerà e per chi fa il tifo?
“Sto seguendo Sanremo… mi piacciono Ultimo e Lazza, che forse sono i miei artisti preferiti, però, secondo me, potrebbe vincere Mengoni, come sta accadendo, mi piace molto la canzone così come mi piace quella di Mr. Rain”.