Toscano risponde a Foschi: “Recrimina per il rigore dato dal Var, ma ce n’era pure un altro ancora più netto”

Mister Domenico Toscano non si culla del vantaggio maturato in riva al Lago nella gara d’andata, anzi ammonisce in vista della semifinale di ritorno con il Lecco, (domani, ore 20:30): “Mi aspetto una partita sulla falsa riga dell’andata: serve un’altra grande prestazione contro una squadra che ha dimostrato, in questi play-off, di non mollare mai… a differenza del Vicenza, contro cui dovevi stare attento alle qualità individuali e tecniche, contro il Lecco bisogna prestare attenzione ad un collettivo ben organizzato e che ci crede sempre fino alla fine.
Lecco e Vicenza sono squadre completamente diverse, anche per come noi abbiamo e dovremo interpretare la gara: non dobbiamo fare calcoli né prima né durante la partita, scendendo in campo per dimostrare che vogliamo arrivare in finale… e l’unico modo per dimostrarlo è facendo una grande prestazione”.

Il punto sugli indisponibili. “Valuteremo le condizioni di Corazza nella rifinitura di oggi pomeriggio. Lo stesso vale per Brambilla: non ha avuto bisogno di effettuare degli esami strumentali, perché ha ‘solo’ una distorsione alla caviglia”.

Si prospetta un Dino Manuzzi ancora più imbottito e carico di quello visto contro il Vicenza. “Abbiamo già avvertito la loro spinta nella gara di ritorno con il Vicenza… mi auguro di avvertirla ancora di più domani, ma alle fine in campo ci andiamo noi: dobbiamo essere noi a trascinare loro”.

Nella gara d’andata tra Lecco e Cesena è stato assegnato il primo rigore con l’ausilio del Var nella storia della Serie C: “Avere il Var è un vantaggio per tutti, non so il perché delle recriminazioni sul primo rigore da parte del Lecco (qui le dichiarazioni del tecnico dei lombardi, Luciano Foschi, ndr)… anzi, forse lo posso intuire: forse avevano lamentato il rigore con il Pordenone dove non c’era il Var e, pure con il Var, contro di noi hanno recriminato… ed invece era netto, come quello su Stiven Shpendi nel secondo tempo, se non di più del primo”.