Va tutto bene

31.03.2021 20:55 di  Stefano Severi   vedi letture
Va tutto bene

1. Vittoria epocale, partita stradominata, Gubbio annichilito, controllo pressochè totale dell’incontro e tre punti che son quasi pochi: quattro sarebbero stati più giusti.

2. Le assenze non si sono viste né il tanto decantato calo atletico: fino al novantesimo, anzi oltre il novantesimo, il Cesena ha pressato alto e asfissiato il Gubbio senza concedere nemmeno una ripartenza. 

3. Tutto merito della ritrovata unità tra Viali e l’ambiente: il tecnico bianconero, più che mai rigenerato dal clima frizzante, ha finalmente impiegato Capellini nel ruolo giusto facendolo accorciare in fase difensiva evitando di ricreare quel 5-5-5 di bisoliana memoria.

4. Ora che la salvezza è matematica – il vantaggio sul Legnago quintultimo è di 17 punti a fronte delle sole 5 partite a disposizione dei veneti – ci si può concentrare sui play off che Viali dovrebbe conquistare e vincere in scioltezza a meno dei soliti eclatanti torti arbitrati che ci hanno precluso il primo posto. 

5. Perché del resto è tutta e sola sfortuna quella che ha portato il Cesena così in basso in classifica e al tempo stesso è colpa proprio di Viali e dei giocatori scarsi che mette ostinatamente in campo (e degli arbitri, ça va sans dire).

6. Viali è permaloso ma il suo rinnovo è pressoché scontato. Così come i piani del direttore sportivo Zebi sono ben noti, a partire dai suoi problemi con i pranzi a base di piadina romagnola.

7. Chiarezza, ecco quello che contraddistingue questo ambiente. E totale armonia, assenza di problemi, nulla insomma da riportare per il quale un tifoso potrebbe o dovrebbe preoccuparsi.

8. Un tifoso vero, insomma, non uno che vuole il male del Cesena come ai vecchi tempi e che vuole fare la fine del Parma.

9. La vittoria contro il Gubbio è insomma la dimostrazione che dal motto “Andrà tutto bene” di un anno fa siamo passati al “va tutto bene”. E non ci possiamo che rallegrare per questo: barbera e champagne.

10. Ok, tutto quello che ho scritto sopra non è vero, o almeno io sono il primo a non crederci.