SOPRAVVISSUTI Si riparte. Tra paure (anche) virali e speranze cadette

Dietro l’angolo c’è un futuro (anche) calcistico pieno di incognite. Ma a Cesena, quel sogno ‘chiamato’ Serie B, resta più vivo che mai
19.01.2022 11:40 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
SOPRAVVISSUTI Si riparte. Tra paure (anche) virali e speranze cadette

Siete sopravvissuti alle mucillagini. Al fumo passivo nelle discoteche. All’abominevole retrocessione del 2000. All’11 settembre. Alla Mucca Pazza. Alle sgroppate sulla fascia di Ivano Della Morte. A Calciopoli. Alle merendine con l’olio di palma. Alla faccia triste di Giovanni Vavassori. Alle profezie apocalittiche dei Maya. Ai film di Fausto Brizzi. Alle bizze di Adrian Mutu. Alle Piadelle del Mulino Bianco. Ai balletti social di Gianluca Vacchi. Agli autogol di Constantin Nica. Ai tormentoni estivi di Giusy Ferreri che sapevano di crema solare e di cozze (avariate). Al trash di Live-Non è la D’Urso. Alle bugie di Giorgio Lugaresi. Al Coronavirus. Ai virologi. Ai pezzi di Flavio Bertozzi su Beppe De Feudis, Federico Agliardi e Luca Ricci. Ai lockdown al sapore di arresti domiciliari. Ai sermoni di Vladimir Luxuria e di Stefano Severi. Alle tutine sanremesi di Achille Lauro. Alle interviste di Corrado Augusto Patrignani. Al Politicamente Corretto. Alle urla di vostra moglie. Ai dribbling di Giuseppe Borello. Alle paturnie di Greta Thunberg. Alle cene vegane. All’obbligo di far giocare gli Under. Alle hit di Tommaso Paradiso. Alla proverbiale ‘simpatia’ di Lilli Gruber. Ai pettegolezzi sull’ormai imminente cessione agli Americani che diventano credibili soltanto quando vengono - ehm ehm - ufficialmente smentiti dalla Società. Alle cagate del Grande Fratello Vip. Alle cagate del vostro viziatissimo gatto siamese. Alle quattro sberle prese a Gubbio. Ai trenini (illegali) dell’ultimo Capodanno partiti sulle note di Maracaibo. All’arroganza di NoVax Djokovic. Alle amnesie ‘burocratiche’ del Cavalluccio.

Tranquilli, riuscirete a sopravvivere pure a questa seconda parte del campionato di serie C. Seconda parte di campionato che, finalmente, prenderà via nel prossimo week-end. Seconda parte di campionato che farà rima con tamponi, quarantene, mascherine Ffp2, green pass rafforzati, stadi mezzi vuoti, bisticci tra Asl, introiti pubblicitari al collasso, telecronache da sagra paesana, arbitri da Circolo Arci, gare gonfie di sbadigli, turni infrasettimanali giocati in pieno inverno alle ore 21 su terreni di gioco impresentabili, conferenze stampa pre-partita al cloroformio, bestemmie da censura ed inquietudini al gusto di stagione falsata. Sì, stagione falsata. Perché - lo ripeto ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno - questa nuova ondata virulenta non produrrà gli stessi effetti per tutte le contendenti. Tutt’altro. E il Cesena? Beh, il Cesena è lì. Già troppo distante dal tandem di testa Modena-Reggiana (una delle due corazzate emiliane potrebbe crollare, tutte e due assieme non credo proprio…), ma ben consapevole che in ottica play-off l’attuale 3° posto potrebbe valere oro. Anzi, platino. Già protagonista di un’ottima prima parte di stagione, la coriacea truppa di Viali cercherà di ripetersi anche nel 2022. E di tenere vivo fino in fondo quel sogno cadetto. Cesena promosso in Serie B già a giugno? Si può fare. Difficile, sì. Ma si può fare. È invece questo Stivale sempre più ridotto a Pantofola che, purtroppo, ha già smesso di sognare da un bel po’. Per tanti motivi. Passo e chiudo. E buon campionato a tutti.


PS: Quelli che… aspettano. Tremano e/o sperano