Ottimisti e catastrofisti: Cesena si divide. Anche al tempo del Covid 19

Lo Tsunami Coronavirus che si è recentemente abbattuto in riva al Savio ha rimescolato ulteriormente le carte: dove può arrivare la truppa di Viali? Bella domanda…
12.02.2021 09:30 di Flavio Bertozzi   vedi letture
Ottimisti e catastrofisti: Cesena si divide. Anche al tempo del Covid 19
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© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Quelli che… fanno come il ‘vecchio’ Jovanotti. Che pensano positivo. E non soltanto perché, ultimamente, in Casa Cesena di positivi – al Virus – ce ne sono stati parecchi.

Sì, è vero. Il primo posto del girone B di Lega Pro – già diventato difficilmente raggiungibile dopo i due ko maturati con Virtus Verona e Triestina – ora, per colpa dello Tsunami Coronavirus che si è abbattuto in riva al Savio, fa rima con utopia. Però...non si vive ‘solo’ di primi posti. O no? E, in attesa di giocarsi le proprie carte ai play-off (perché ai play-off ci vai di sicuro, al 100%…), il Cesena in questi ultimi 17 atti della regular season si può togliere tante altre soddisfazioni. D’altronde la squadra – lo ha dimostrato ampiamente nel corso di quella maxi-striscia positiva di 11 risultati utili consecutivi – c’è. D’altronde questo Cesena ha un cuore, un anima, un mister preparato, un bomber (Bortolussi) che vede la porta come pochi, un altro bomber di lusso (Caturano) che sta per tornare in grande stile, un portiere (Nardi) in stato di grazia e un’altra manciata di giocatori che in C possono fare la differenza (due su tutti: Capanni e Gonnelli). Lo spogliatoio bianconero poi, non dimentichiamocelo, è compatto. Unito. Coeso. Infine… ci sono gli innesti portati dal mercato di gennaio. Ce ne sono due (Zappella e soprattutto Di Gennaro) che potrebbero fare molto bene nella terra della piadina e del liscio…

Ma anche quelli che… vedono tutto nero. Che vedono il bicchiere mezzo vuoto. O, pure peggio, che quel bicchiere lo vedono addirittura già vuoto. Tristemente vuoto. Sinistramente vuoto.

Che poi, a pensarci bene, i play-off per il Cavalluccio non sono mica poi così sicuri. Che poi, tanto, cosa conta andare ai play-off se alla fine non hai le carte in regola (perché non ce lei hai, le carte in regola…) per vincere quella porcata (pardon, lotteria) che tutti chiamano play-off? Parliamoci chiaro: questa storiaccia del Virus non ci voleva proprio, perché ha reso ancora più massacrante un calendario già compresso (nei prossimi due mesi il Cesena dovrà praticamente giocare una volta ogni 3-4 giorni: una follia!). Le incognite, poi, non sono mica finite qui. Perché, dal punto di vista atletico (e pure psicologico), gli effetti di questo Tsunami Coronavirus si faranno sentire per settimane in casa Cesena. Perché il Virus, al Carpi, non ha fatto mica poi – ehm ehm – così bene. Perché dire che il buon Di Gennaro potrà risolvere da solo una grossa parte dei problemi del centrocampo bianconero (e ce ne sono tanti, di problemi là in mezzo) è quantomeno azzardato. Perché gli innesti di gennaio non hanno certo colmato quelle lacune che paiono strutturali. Perché l’ottimo Caturano in C può spaccare il mondo se sta bene. Per l’appunto, SE sta bene…