Mignani DEVE portare il Cesena ai play-off. E rigenerare Berti

Un altro punto pesante, pesantissimo. Un altro punto di platino. Un altro punto che permette di muovere ancora la classifica. Un altro punto che certifica (forse) ufficialmente che il Cesena da film horror ammirato lo scorso dicembre (anche) a Castellammare di Stabia e a Carrara è morto e sepolto. Questa mattina, la Romagna che parla bianco e nero, si è svegliata con un bel sorrisone stampato in faccia. Sì, con un bel sorrisone stampato in faccia. Perché non era mica facile riuscire a riacciuffare il Bari in inferiorità numerica. Perché, pur continuando a palesare i suoi ‘soliti’ problemi strutturali, il Cesena ha dimostrato ancora una volta (dopo le prime due uscite del 2025 con Cittadella e Sampdoria) di aver ritrovato la sua grinta provinciale. La sua cazzimma. La sua fame. La sua voglia di archiviare il prima possibile la pratica salvezza. Poi vabbè, non prendiamoci in giro, i problemi continuano ad esserci. In ogni zona del campo. Tra un Antonucci che continua a viaggiare colpevolmente sulle montagne russe, un Francesconi che continua a sbagliare troppi palloni, un Tavsan che troppo spesso ha il peso specifico di un foglio di carta velina, un Mangraviti che di sicuro non ricorda – ehm ehm – lo Jozic dei tempi migliori e un…mercato di riparazione che ancora non ha portato in dote il rinforzo più atteso. La new-entry più desiderata. L’uomo che – secondo gli ottimisti ad oltranza – dovrebbe riuscire in un colpo solo a donare linfa vitale al boccheggiante centrocampo bianconero, a garantire con i suoi inserimenti da qui a fine stagione 4-5 gol e a ‘riposizionare’ qualche metro più avanti – e senza controindicazioni – Berti. Ecco, Berti. Ovvero quel golden boy bianconero che fino a un paio di mesi fa era (assieme a Shpendi) l’uomo in più del Cavalluccio ma che invece, ultimamente, si è perso – non solo per colpe sue, giusto mister? – un po’ per strada. Ecco, fatemelo dire. Raggiungimento dei play-off a parte (perché al di là delle solite incellofanate dichiarazioni di facciata, è proprio quello che vogliono gli Americani: un pass per i play-off…), dovrà essere proprio questo l’imperativo di Mignani da qui ad inizio maggio: recuperare Berti. Un giocatore, questo, importantissimo per il Cavalluccio. IMPORTANTISSIMO. Sia a livello tecnico (questa rosa, dal punto di vista prettamente qualitativo, non è messa poi così tanto bene…). Sia a livello economico (in chiave futura, il Talento di Calisese, è uno dei pochissimi elementi che nei prossimi 1-2 anni può garantire al cassiere bianconero una pesante plusvalenza).
PS 1: Quelli che… la mia più grande paura? Morire senza riuscire a rivedere in campo a Cesena dal 1' – tutti assieme appassionatamente, come ai bei tempi della C… – la baby triade bianconera Berti-Shpendi-Pieraccini
PS 2: Quelli che… la mia più grande paura? Morire senza riuscire a conoscere l’identità del nuovo centrocampista bianconero di cui tutti stanno parlando da 3 mesi (meglio uno tra Braunöder e Saric piuttosto che Zuccon, eh)
PS 3: Quelli che… la mia più grande paura? Morire senza riuscire a riammirare la cara vecchia Curva Mare, quella curva cazzuta ed irriverente che non si faceva asfaltare in casa propria dal tifo (anche) barese
PS 4: Quelli che… la mia più grande paura? Morire - la vita non è fatta mica solo di calcio, eh - senza riuscire a sapere quando finirà questa fottutissima offerta limitata (ad oltranza) di Poltronesofà