Forse in porta c’è un problema. Ma il CESENA C’È

Cosa resta all’indomani della vittoria del derby? La preoccupazione legata a qualche difetto (forse) strutturale della band di Toscano. Ma anche la piena consapevolezza di poter lottare sino alla fine per la B.
12.09.2022 11:00 di  Flavio Bertozzi   vedi letture
Forse in porta c’è un problema. Ma il CESENA C’È

Mi preoccupa il ‘solito’ scarso cinismo sottorete.

Mi preoccupa la ‘solita’ involuzione (atletica, ma non solo) dell’ultima mezz’ora.

Mi preoccupano le ‘solite’ amnesie difensive di Coccolo.

Mi preoccupa – dopo il pacchiano harakiri osseo di Minelli ‘targato’ Paperissima Sprint – quella strana coppia di portieri formata dall’acerbo Lewis e dal redivivo Tozzo. Una coppia che, così sulla carta, così a naso, non regala poi così tante garanzie di affidabilità.

Però il Cesena c’è. Eccome se c’è. E non era mica una cosa così scontata. Perché dopo il capitombolo interno patito al debutto otto giorni fa con la Carrarese (e dopo una settimana di gossip più o meno carbonari provenienti direttamente dallo spogliatoio e/o dalla stanza dei bottoni) il Neri non era certo il posto più facile dove cercare il pronto riscatto. Dove cercare di mettere a tacere le prime mostruose critiche stagionali vomitate dai soliti catastrofisti da Bar dello Sport o dai soliti complottisti del web.

Non poteva fallire, il Cavalluccio a Rimini. Per tanti motivi. Ed è bello, all’indomani di questo hurrà pirata scaccia-spettri arpionato in Riviera, concentrarsi per un attimo sul fiuto da gol di bomber Corazza (l’ex bomber dell’Alessandria, da qui ad aprile, taglierà tranquillamente il traguardo delle 15 segnature). Sulla stoffa da leader di Saber (che colpaccio che ha fatto il tandem Stefanelli-Agostini a portarselo a casa!). Sull’affidabilità del vecchio De Rose (idem come sopra). Sulla ritrovata verve di Zecca (questo ragazzo ha un potenziale da Serie A, se solo diventasse più concreto negli ultimi 15 metri…). Sulla grinta provinciale di mister Toscano & Company. Ecco, la grinta provinciale di Toscano & Friends. Perché volendo fare un paragone in salsa bianconera con la scorsa stagione da… chierichetti, ieri a Rimini si è vista più sana cattiveria (e cazzimma) in 90’ che in 38+2 partite ‘griffate’ Viali & Friends. Che vincere a Rimini un derby da 8 ammoniti e 4 espulsi per me è un bellissimo segnale. Almeno in Serie C. Giusto?

È ancora infarcito di problemi, questo ambizioso Cesena.

Di lacune.

Lacune (forse) strutturali.

Ma, allo stesso tempo, promette bene questo Cesena.

Anzi, benissimo.

Una rosa assai competitiva infarcita (anche) di vecchi califfi della categoria, un allenatore (vincente) che si è già calato alla perfezione nella Dimensione (Operaia) Cesena, un ambiente tranquillo senza eccessive pressioni e…un girone – lo ripeto – non insuperabile: la truppa messa in piedi dagli Americani ha davvero tutte le carte in regola per guadagnarsi la promozione diretta.

Bene.

Anzi, benissimo.


PS 1: Quelli che… epperò la vicenda portieri doveva essere gestita meglio. Molto meglio. Dalla società. Dal mister. E pure da – ehm ehm – Minelli. Minelli che, lo ricordo per tutti coloro che si sono persi una puntata, quest’estate non era nemmeno la prima scelta del Cavalluccio. Ma nemmeno la seconda. Ma nemmeno la terza…

PS 2: Quelli che… Valeri (ceduto un paio di estati fa dal Cesena alla Cremonese per un tozzo di pane) ieri ha segnato un gol all’Atalanta in Serie A. Quelli che… Berti (‘prestato’ solo un paio di settimane fa alla Fiorentina sempre per pochi spicci) ieri ha segnato un gol al Sassuolo in Primavera. Quelli che… il Cesena continua ad essere uno dei tristi simboli di un movimento calcistico che – sigh – non pensa mai in prospettiva ma soltanto all’immediato. Meditate gente. Meditate. Perché la faccenda è seria. Molto seria.