Un bar che profuma di Cesena

In Romagna ci sono bar normali. E bar speciali. Sì, bar speciali. Bar che ‘sanno’ di Cavalluccio. Ma anche di tante altre – ehm ehm – cose…
27.10.2022 08:00 di Flavio Bertozzi   vedi letture
Un bar che profuma di Cesena

Nel mio bar preferito c’è sempre una buona ragione per festeggiare qualcosa: un compleanno, un anniversario, una laurea, un successo alle elezioni, un divorzio, una sofferta vittoria del Cesena col Fiorenzuola.

Nel mio bar preferito – come diceva Charles Baudelaire – chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere. Anche se – come dice sempre il mio medico – chi beve solo Coca Cola probabilmente ha la glicemia un po’ alta.

Nel mio bar preferito, di fianco alla vetrinetta dei Gelati Sammontana, sono appesi tre poster. Il primo è di Marco Pantani. Il secondo è di Niki Lauda. Il terzo (autografato) è di Dario Hubner.

Nel mio bar preferito, ogni mattina, si può incontrare quella strepitosa biondona che non si è mai sposata perché – lei dice – per cento grammi di salsiccia non conviene mica portarsi a casa tutto il maiale.

Nel mio bar preferito c’è sempre una buona ragione per mandare a cagare un tifoso del Rimini, un ex presidente del Cavalluccio amante del pesce, un seguace del Politicamente Corretto, un assessore alla cultura, un prete, un arbitro, un vigile, un trapper, Selvaggia Lucarelli, quel tale – citazione – che scrive sul giornale, un collaboratore di TuttoCesena, Marco Giampaolo oppure quell’attaccante del Cesena che spesso sembra Andrea Roncato nel film Mezzo destro Mezzo Sinistro.

Nel mio bar preferito c’è (quasi) sempre un depresso che si divide regolarmente tra un mugugno e – occhio alla rima – un espresso.

Nel mio bar preferito si spera sempre in un ritorno della ‘vera’ sinistra al Governo. In un ritorno di Conte alla Juventus. In un ritorno degli Extraliscio a Sanremo (a proposito: l’ultimo pezzo presentato ad Amadeus da Moreno Il Biondo & Company è fortissimo!). E pure in un ritorno di Castori (o di Bisoli) in riva al Savio. Anche se Toscano, secondo me, è uno dei migliori allenatori mai passati da queste parti nell’ultimo ventennio.

Nel mio bar preferito, il lunedì sera in tv, non si guarda mica (prima) il telegiornale e (poi) il posticipo della Serie A. Ma (prima) TifoCesena! e (poi) Pianeta Bianconero. Per conoscere i segreti più intimi di Casa Cesena narrati dai vari Montanari, Bertozzi e Palmieri? Mavvà. Nel mio bar preferito il lunedì sera ci si sintonizza (prima) su Videoregione e (poi) su Teleromagna ‘soltanto’ perché la Federica Mosconi e la Francesca Monti sono due patacche da paura.

Nel mio bar preferito si ascoltano le ultime hit sfornate dai Pinguini Tattici Nucleari e da Sangiovanni. Ma anche i vecchi pezzi dell’Orchestra Casadei e di Roberta Cappelletti.

Nel mio bar preferito puoi trovare due bariste. La mattina e la sera c’è la Rossa: 42 anni, scollatura generosa, culo da urlo, sempre sorridente, sensualità allo stato puro. Il pomeriggio invece c’è la Mora: 33 primavere, magra, spigolosa, sempre incazzata col Mondo, sexy come un surgelato dell’Orogel.

Nel mio preferito, tutti i giorni tra le 13 e le 13.20, con in mano il suo amato Corriere dello Sport, seduto sotto il televisore assieme ad un Averna con ghiaccio, puoi trovare Sergio. Che tutti ormai hanno simpaticamente ribattezzato Minelli. Sì, Minelli. Perché Sergio, circa 40 giorni fa, dopo essere stato demansionato dal suo datore di lavoro, ha dato un bel calcione a un muro. E si è fratturato un piede…