Luca Ricci è stato ceduto e Cesena lo rimpiangerà
E così Luca Ricci è stato ceduto alla Pistoiese. Ora che è arrivata pure l’ufficialità vivranno tutti felici e contenti. Può darsi. La vita va avanti.
Alcune considerazioni tecniche: senza Luca Ricci questo Cesena ha perso il suo ultimo regista. Avendo rinunciato al non certo indimenticabile Petermann e pure alle idee illuminanti di Davide Di Gennaro, Ricci era il solo rimasto che avesse confidenza con l’impostazione della manovra.
È stato così per gran parte dello scorso anno, specie nel girone d’andata, quando davanti alla difesa veniva posizionato Steffè che di sicuro non è un playmaker. L’ex Triestina si occupava di dare ordine alla squadra nella transizione dalla fase di non possesso a quella di possesso, consentendo ai compagni di riposizionarsi. Dopodiché era Ricci a dettare la giocata: apertura sul terzino o sulla mezzala che si era allargata sul versante opposto, oppure il lancio immediato in profondità per Bortolussi.
Gli altri difensori in organico non possiedono questa caratteristica: Gonnelli è sicuramente più efficace di Ricci nei duelli aerei mentre Ciofi ha maggiore freschezza atletica. Nessuno dei due però brilla per visione di gioco. Forse Maddaloni è quello fra tutti che più si avvicina a Ricci ma starà fuori ancora a lungo.
Ora però va analizzato anche quel che veramente conta, il lato umano di questa separazione. Luca Ricci non ha quello che si direbbe un bel carattere. È uno che nello spogliatoio si fa sentire, che affronta eventuali problemi davanti a tutti, poco propenso a nascondere la polvere sotto il tappeto. Quel genere di persona che, dopo tanti anni di militanza in bianconero, dice senza tanti giri di parole a chi di dovere di esserci rimasto male nel vedere la fascia di capitano assegnata all’ultimo arrivato.
Uno che, se parla, dice il peccato ma non il peccatore. Malgrado al termine di un Piacenza-Cesena, nel febbraio 2020, sia stato vittima di un caso mediatico quando gli vennero attribuite parole contro l’allora ds Pelliccioni che lui mai si era sognato di menzionare.
Uno poco incline a strizzare l’occhio alla stampa, a fare il ruffiano: mai un’intervista nell’ultimo anno, mai un’ospitata in tv, solo qualche dichiarazione strappata fuori dai denti sporadicamente nei post match. Persona silente e non amante dello stare sotto i riflettori, forse per questo poco valorizzato (o tutelato) a livello di immagine.
Per contro però è uno di quelli che non si tira indietro, disposto a giocare nonostante gli acciacchi suggerirebbero di fermarsi. Uno che antepone sempre il bene della squadra all’interesse personale. E visti i tempi che corrono, tutto ciò non va dato per scontato. Nonostante sia passato sotto silenzio, la scorsa estate Luca Ricci è stato il primo giocatore a scegliere di spalmare il proprio ingaggio per venire incontro alle esigenze della società, costretta a far fronte ai mancati introiti causati da un campionato a porte chiuse.
Senza Luca Ricci questo Cesena perde una grossa fetta della propria anima. E per recuperarla non basterà l’arrivo in extremis del solito giocatore in prestito da un club di Serie A.