Toscano demolisce il concetto di turn over e ha già dimenticato Reggio Emilia
Sceglie il basso profilo Mimmo Toscano per presentare la partita di domani con il Fiorenzuola. Niente voli pindarici dopo l’entusiasmante vittoria nel derby infrasettimanale. Il trainer bianconero appare sereno, soddisfatto del cammino intrapreso dai suoi uomini, ma al contempo consapevole che la strada per raggiungere il traguardo prefissato è ancora lunga. Non a caso, l’attacco è di quelli che trascinano tutto l’ambiente nel mood giusto. “Non dobbiamo pensare alla partita di Reggio Emilia, - esordisce - solo al Fiorenzuola. Dobbiamo rimanere concentrati, determinati e restare sul pezzo. Incontriamo la capolista, sta facendo benissimo e meritatamente. È un altro passaggio fondamentale”.
Per la terza volta nel giro di quindici giorni il Cavalluccio è atteso dall’impegno al cospetto della prima in classifica. Ripensando a com’è andata mercoledì al Mapei Stadium e al Franchi di Siena, sembra proprio essere il momento giusto… Invece no, Toscano mette tutti in guardia: “Il Fiorenzuola è completamente diverso dalla Reggiana, bisogna aspettarsi un altro tipo di partita. L’abbiamo studiato bene. Il filo conduttore con le precedenti uscite dev’essere la concentrazione e lo spirito esibito nell’ultimo periodo”.
Lecito dunque attendersi una gara giocata a viso aperto da entrambe le compagini? “Gli emiliani hanno un’identità ben precisa. Fanno due o tre cose ma con intensità e qualità. Hanno molta gamba nelle ripartenze. Dovremo partire con il piede giusto, andremo in campo con i sedici giocatori che ci avvicineranno al risultato pieno”.
Il mister si fa ermetico non appena gli si domanda se intenda effettuare parecchi cambi dall’undici che è partito titolare nell’ultima gara. “Io il turn over non lo condivido. Ci sono venti titolari in questa squadra. In questo momento chi sta entrando a gara in corso sta dando il suo contributo. Gli indisponibili sono sempre gli stessi, eccezion fatta per Saber che rientra dalla squalifica”.
Il gruppo è al centro della filosofia del tecnico calabrese. E ancora una volta ne dà prova, quando viene sollecitato sulla vena realizzativa di Corazza molto prolifica di recente. “In questo momento Corazza sta finalizzando il lavoro di squadra, ma a breve sarà la volta degli altri attaccanti. L’astinenza da gol di Ferrante non è un neo, arriverà il suo momento così come quello di Cristian Shpendi. Saranno protagonisti anche loro”. Non c’è spazio nemmeno per elogiare l’ottimo impatto avuto dall’oggetto misterioso Bumbu in casa dei granata. “Tutto il gruppo sta crescendo, anche Bumbu sta fornendo segnali. Se è entrato a discapito di altri significa che se lo è meritato. La cosa più importante oggi è lo spirito comune”.
Toscano guarda avanti e indica alcuni aspetti sui quali la sua squadra ha l’onere di perfezionarsi: “Dobbiamo migliorare sugli esterni, qualche gol dai quinti deve arrivare. Dobbiamo migliorare pure sui calci piazzati”. Perfezionista, sì. Ma ciò non è minimamente causa di apprensione. “Io sono contento quando vedo spirito, atteggiamento, voglia di allenarsi, rimanere sul pezzo. Poi le prestazioni e i risultati arrivano. I ragazzi stanno creando una bella alchimia dentro e attorno al campo.
Prendete ad esempio l’abbraccio finale dei calciatori al fischio finale di mercoledì: la sofferenza di uno è la sofferenza di tutti, la gioia di uno è la gioia di tutti. Questo è il concetto da trasferire nella partita. In questo momento ci sta riuscendo bene. Sta a noi lavorare per proseguire così fino a fine campionato”.