ESCLUSIVA TUTTOCESENA: Schelotto: "Non dimenticherò mai la gente di Cesena"

Schelotto lascia Cesena. Anzi, resta a Cesena, per giocare subito da avversario contro gli ex compagni.
Questa volta il destino si è divertito a guidare trattative di mercato, turni infrasettimanali e calendari e così eccoti un Cesena-Catania, a due giorni dalla chiusura del mercato, con l’ormai ex idolo dei tifosi cesenati, Matias Ezequiel Schelotto, a vestire la maglia rosazzurra.
Per salutare il levriero e dargli la possibilità di salutare Cesena, abbiamo contattato in esclusiva Schelotto.
"Sono contento, per me è un passo importante - ci racconta Ezequiel - Catania è un'occasione importante per la mia carriera".
In questi mesi sei stato accostato a tante squadre: quanto c'era di vero?
"Parma, Sampdoria e Atalanta erano le ipotesi più concrete, oltre al Catania ovviamente".
In Sicilia troverai una vera e propria colonia di tuoi connazionali, questo ha influito sulla tua scelta?
"Sì. Diciamo che questo dovrebbe aiutarmi ad inserirmi senza troppi problemi, in modo da riuscire a fare bene fin da subito."
Hai già parlato con Simeone?
"Non ancora, mi ha appena chiamato Lo Monaco per darmi il benvenuto e per dirmi che sono contenti del mio arrivo. Ora passo da casa e poi raggiungo i miei nuovi compagni, che in questo momento sono in ritiro a Rimini"
E' vero che il Catania ha concesso al Cesena di non convocarti domani sera?
"L'ho letto, ma in realtà non mi hanno detto ancora niente. Ora vado con la squadra e se mi vogliono convocare io sarò disponibile".
Lasci Cesena dopo tanti bei ricordi e dopo una mezza stagione difficile: partiamo dai problemi di questi ultimi mesi.
"Problemi tra virgolette: io di problemi non ne ho avuti. E' chiaro che questo modulo non è quello giusto per me perché io non sono una mezzala, ruolo in cui ho giocato spesso quest'anno. Ho fatto alcune buone prestazioni ed altre meno buone, però è chiaro che mi sono sempre sentito poco considerato da Ficcadenti".
A molti è rimasto il rammarico di non averti visto come terzino di spinta, ti piacerebbe riprendere quel discorso?
"L'ho provato solo per un paio di mesi e mai in partite ufficiali. Io ho sempre giocato da esterno alto e quello è il ruolo in cui mi sento più sicuro. Certamente aver provato a giocare terzino è stata comunque un'esperienza importante per la mia carriera".
Passiamo ai ricordi positivi: quali sono quelli che non dimenticherai?
"Sono moltissimi. Il primo che ricordo è la gioia per quando arrivò il transfert e riuscii a giocare la mia prima partita col Cesena. Poi ricordo il gol stupendo a Ferrara, l'esordio da titolare all'Olimpico di Roma e la prima convocazione in Under 21. Da Cesena porto con me delle emozioni e delle amicizie che non lascerò mai, devo molto a questa città e alla gente di Cesena. Quando arrivai qui dissi subito che questa era la piazza ideale e per me e i fatti hanno dimostrato che avevo ragione. Cesena è la squadra che mi ha lanciato, con cui ho conquistato due promozioni e la maglia azzurra. Voglio salutare tutti i cesenati".
La domanda può sembrare ovvia ma te la faccio lo stesso: se mercoledì dovessi guardarti la partita dalla tribuna, per chi tiferesti?
"Beh, tiferei Catania, però non dimentercherò mai Cesena".