“Colleziono maglie per rivivere le emozioni dello stadio”

Il Bianconero, testata ufficiale del Cesena Calcio a cura del Coordinamento Clubs Cesena, è distribuito in occasione delle gare al Manuzzi dei bianconeri.
24.03.2014 06:59 di  Giovanni Guiducci   vedi letture
“Colleziono maglie per rivivere le emozioni dello stadio”

Intervista a Matteo Fanesi di Museo Bianconero

Quando hai iniziato a collezionare maglie  e perché?
E' nato tutto qualche anno dopo il primo abbonamento allo stadio. Non ho subito pensato di collezionare maglie, semplicemente volevo portare con me quei momenti vissuti allo stadio ed avere la possibilità di riviverli attraverso un cimelio. Di lì è nato tutto, la prima maglia è stata quella di Morabito e sinceramente non avrei mai pensato che sarebbe stata la prima delle 120 che ho raccolto e trovato in questi anni. Quelle che sono arrivate in seguito le ho avute in campo dai giocatori oppure, per i pezzi storici, le ho cercate tra i collezionisti in tutta Italia. A questo punto per me non si tratta più di una semplice maglia, ma di un pezzo ti storia, un pezzo di gloria, da conservare e fissare nella memoria; nella fiducia e aspettativa di una squadra in cui credo e che con le sue altalene di vittorie e disfatte rappresenta per me il vero calcio.

Tifi Cesena da quando?
Sono sempre stato appassionato di calcio sin da bambino, ma l'amore per il Cesena è nato in occasione della prima partita vista insieme ad un amico non tanto tempo fa; era il 24 marzo 2006 contro il Torino. Rimasi estremamente impressionato dalla curva, dai cori alla coreografia, nonché dall’idea di vivere la squadra e il tifo sulla pelle e non guardando la partita in televisione come avevo sempre fatto prima. Da allora non ho più smesso di tifare Cesena, vivendolo al Manuzzi o in trasferta, ed il mio desiderio di avvicinarmi alla squadra è stato sempre più grande.

Qual è la maglia a cui sei più affezionato?
Ho una collezione vasta ed è difficile dire a quali sia più affezionato. Sicuramente sono legato alle maglie indossate in campo e lanciate a fine partita dai calciatori; ma in particolare potrei dire quelle di Maurizio Lauro che è il giocatore che più mi è rimasto nel cuore. Ovviamente anche i pezzi storici hanno un grande valore per me, in quanto evocano le origini della squadra, la sua storia e un’idea di calcio molto lontana da quella che è diventata oggi.

Qual è la maglia che evoca in te più ricordi?
Nessuna in particolare, ogni maglia mi evoca ricordi speciali legati alla sua provenienza o al suo utilizzo che la rendono unica e insostituibile nella mia collezione.

Hai un calciatore al quale sei più legato?
Sì, nella mia ricerca di maglie ho avuto l’occasione di conoscere personalmente Maurizio Lauro ed ho scoperto, oltre al giocatore, un ragazzo umile, disponibile ed aperto al dialogo e al confronto, anche con un tifoso-collezionista ossessionante come me. Guardare oltre il gioco e scoprire da vicino persone come Maurizio, che fanno la squadra non solo come giocatori ma come individui, mi ha fatto aprire gli occhi su molti falsi miti e convinzioni che comunemente esistono riguardo i calciatori. Sono contento di avere avuto la possibilità di fare conoscenza di Maurizio Lauro oppure di Gianluca Segarelli perché mi hanno fatto apprezzare ancora di più la casacca bianconera.

Museo Bianconero, quali i sogni e le  ambizioni?
Credo che il sogno più grande sia la realizzazione di un vero e proprio Museo della storia del Cesena Calcio che rievochi in tutti i tifosi e non, quei ricordi e quelle emozioni che io stesso rivivo ogni volta che apro il mio armadio e mi ritrovo a canticchiare un coro o a ripensare ad una vittoria della squadra.