Intervista a Luigi Piangerelli

Quale è il bilancio di questa stagione per il settore giovanile?
Sono contento della stagione che si sta chiudendo. Tutte le nostre formazioni giovanili hanno giocato dei buoni campionati portando avanti il nostro progetto basato sulla crescita dei giovani e sul raggiungimento del risultato attraverso il beI gioco. Inoltre proprio quest'anno dopo alcuni anni siamo riusciti a centrare le fasi finali del campionato Primavera e i Giovanissimi '98 sono arrivati secondi dietro al Parma e si apprestano ad affrontare le finali.
Come valuta il "travaso" dalla Primavera alla prima squadra?
Il nostro principale obiettivo come settore giovanile resta quello di preparare il maggior numero di ragazzi possibile da mandare a giocare in prima squadra. Quest'anno abbiamo avuto alcuni ragazzi che si sono allenati con continuità con la prima squadra - Lolli su tutti ma non solo - e qualcuno ha anche esordito facendo delle buone prove. Penso sia molto importante che ragazzi del 1994-1995 capiscono cosa vuol dire giocare con giocatori professionisti e respirare il clima dello spogliatoio. In quest'ottica penso che Bisoli sia l'allenatore ideale per fare maturare i nostri giovani e per lanciarli nel calcio che conta.
Cos'è cambiato nei settori giovanili rispetto al passato?
Rispetto al passato è più difficile lavorare in un settore giovanile. l grandi club negli ultimi anni hanno investito ingenti risorse con badget elevati, con reti molto forti di osservatori sparsi ovunque e reperire ragazzi di talento è diventato sempre più complesso. ln passato i grandi club trascuravano i settori giovanili e prendevano ragazzi già formati dai settori giovanili di altre squadre.
Ci descriva brevemente il lavoro di un direttore tecnico delle giovanili.
Mi occupo di formare le rose che ogni anno prendono il via nei rispettivi campionati giovanili. Poi coordino tutto l'enorme lavoro di scouting avvalendomi di osservatori. Responsabile di questo settore è Roberto Biondi una persona di grande esperienza, poi devo ringraziare il lavoro svolto da Raffaele Belli e Pino Micheli. Abbiamo una rete di osservatori e informatori sparsi soprattutto nelle regioni del Centro Italia e del Nord-Est. Mi sento di ringraziare tutti questi osservatori e informatori che solo per passione e amore per il Cesena non smettono mai di segnalare giovani di talento. Penso che per chi lavora nei settori giovanili sia la passione ciò che conta più di tutto. lo personalmente ho perso il conto delle partite e dei tornei che ho visionato da inizio stagione.
Il lavoro per il 2013-2014 è già iniziato?
Si certamente, stiamo già lavorando alla prossima stagione. La stagione che si sta per chiudere è stata molto difficile, anche per noi del settore giovanile. Non sono mancati i momenti difficili e proprio per questo mi sento di dover ringraziare tutti i nostri allenatori e i nostri collaboratori per il lavoro svolto con grande professionalità, impegno e passione anche nelle difficoltà.